LUCERA - Un altro caso di genitori che picchiano i dirigenti scolastici in Puglia. Questa volta siamo a Lucera, nel Foggiano, all'istituto Bozzini-Fasani, dove il dirigente Pasquale Trivisonne è stato malmenato dalla mamma di un alunno. Non è ancora chiaro il motivo, che sembrerebbe nascondersi nel non aver accettato una punizione data ad altri alunni che avrebbero aggredito il figlio della donna. Forse non le «bastava».
Non solo Taranto, quindi, dove un paio di giorni fa un gruppetto di genitori ha picchiato preside e un'insegnante all'uscita da scuola. Non sarebbe un caso isolato, in Puglia. Il preside del Foggiano ha riportato ferite dichiarate guaribili in cinque giorni. Al vaglio anche un video che uno degli «aggressori» dell'alunno (hanno tutti tra gli 11 e i 12 anni) avrebbe pubblicato sui social.
Ne dà notizia il consigliere regionale pugliese Antonio Tutolo. «Se siamo arrivati alle aggressioni fisiche a un dirigente scolastico per aver fatto il proprio dovere - ha commentato il consigliere regionale - allora dobbiamo rivedere tante cose della nostra società. Ma prima di tutto va espressa totale e incondizionata solidarietà al professor Pasquale Trivisonne, preside dell’istituto Bozzini Fasani di Lucera, così come al suo collega Marco Cesario di Taranto che ha subito la stessa sorte sempre in questa settimana». «Non dobbiamo assolutamente ammettere e far passare sotto silenzio situazioni del genere - ha aggiunto Tutolo - perché i capisaldi educativi vanno preservati a qualunque costo se vogliamo che i nostri figli diventino poi buoni cittadini che sappiano trovare solo nel dialogo, anche serrato, la soluzione ai problemi. Pure il ragazzo vittima di bullismo va protetto adeguatamente e con gli opportuni accorgimenti, ma aggiungere altra violenza non serve assolutamente a niente».
IL PRESIDE PICCHIATO:«A ME INTERESSA SOLO IL FUTURO DEI RAGAZZI»
«A me interessa solo il futuro dei ragazzi. Sia del ragazzo vittima sia degli aggressori. Ma abbiamo ricostruito l’accaduto e possiamo escludere che l’alunno aggredito sia vittima di atti di bullismo». Così Pasquale Trivisonne, preside dell’istituto Bozzini Fasani di Lucera, nel Foggiano, aggredito dalla mamma di un alunno che era stato picchiato da un compagno di classe mentre un altro alunno filmava l’aggressione diffondendo il video. E’ lo stesso preside a raccontare quanto accaduto.
«L'aggressione è avvenuta all’interno del cortile della scuola - sottolinea il preside -. Vittima e aggressore sono due alunni di prima media che frequentano la stessa classe. A riprendere la scena con un telefono cellulare un terzo studente, un alunno più grande, di terza media. Ho saputo dell’accaduto la mattina seguente e ho convocato il consiglio di classe straordinario per comminare la sospensione all’aggressore prima e al ragazzo autore del video dopo, entrambi raggiunti da cinque giorni di sospensione dalle attività scolastiche».
Il preside ha sottolineato che il giorno seguente «la mamma del ragazzo vittima dell’aggressione - non soddisfatta dalla sanzione comminata ai due - è entrata nell’istituto eludendo la sorveglianza, si è diretta nella vice presidenza e mi ha aggredito con calci e pugni alla presenza della vice preside che ha tentato di bloccarla». Il preside ha fatto ricorso alle cure dei sanitari e ha avuto cinque giorni di prognosi, la vice preside due giorni per il forte shock. «La mia unica preoccupazione sono gli alunni. Non importa quanto accaduto a me. Mi interessa la salvaguardia degli studenti e soprattutto il fatto che non ci siano alla base problemi riconducibili al bullismo. Manterremo sul tema alta la guardia», conclude il preside.