Nuovi orizzonti
Corso di «Clinical biology», l’università di Foggia ora parla inglese
Via al biennio a Medicina per studenti stranieri e italiani: l'ateneo punta all'estero. Iscrizioni fino al 31 dicembre
FOGGIA - Le immatricolazioni sono in corso e proseguiranno fino a dicembre. L’università di Foggia con i suoi oltre 13mila iscritti è cresciuta esponenzialmente negli ultimi cinque anni al ritmo del 10-15%. Una curva destinata probabilmente a subire una flessione nei prossimi anni a causa del calo delle nascite e dell’emigrazione giovanile che purtroppo non dà tregua a questo territorio. In via Gramsci ne sono ben consapevoli e puntano pertanto adesso ad allargare l’orizzonte dell'espansione studentesca anche sul mercato straniero.
Le operazioni però per il momento vanno a rilento anche se si guarda con una certa curiosità all'intesa che potrebbe nascere con l'opzione cinese (ne riferiamo a parte). Circa 250 al momento gli studenti iscritti provenienti da paesi stranieri e che vedono nell’ateneo foggiano soprattutto una prospettiva di cambia vita e stabilizzarsi su suolo italiano. La gran parte arriva già con un titolo universitario conseguito nel proprio paese e dunque la maggior parte è iscritta ai corsi del biennio magistrale o per svolgere dottorati. «I nostri studenti stranieri - conferma la prof. Mariantonietta Fiore, delegata all’Internazionalizzazione dell’Ateneo dauno - scelgono la nostra università soprattutto per specializzarsi. Arrivano in grande quantità da Pakistan, Turchia, Marocco, Ucraina e Romania, molti di essi concorrono per i dottorati. Abbiamo un flusso in leggera crescita che quest’anno potrebbe aumentare anche se non abbiamo al momento riscontri precisi. Una risposta maggiore potrebbe arrivare proprio dalla Cina, area di riferimento verso la quale la nostra università guarda con grande interesse considerato che esiste una domanda enorme di studenti cinesi che non riescono a trovare in patria l’offerta giusta».
Una proposta pronta potrebbe arrivare dal primo corso di laurea magistrale interamente in lingua inglese “Clinical and experimental Biology”, afferente al dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’università di Foggia, attivato un anno fa ma andato piuttosto in sordina. E quest'anno? «È stato un anno di rodaggio - spiega la coordinatrice del corso la prof. Rita Polito - quest’anno siamo ripartiti con il primo e il secondo anno del corso. Le iscrizioni sono ancora aperte (fino al 31 dicembre: ndr), tireremo le somme alla fine. Possono entrare non soltanto studenti stranieri, anche gli italiani che intendono specializzarsi in una disciplina scientifica dal maggior grado di occupabilità avendola conseguita nella lingua universalmente richiesta nel mondo».
Al “Clinical experimental biology” si accede con un titolo in biologia o in biotecnologie e lauree affini (triennali). «È necessario partecipare a un colloquio di valutazione e risultare idonei - aggiunge Polito - oltre ad avere una certificazione di competenza linguistica in inglese di almeno livello B2. Purtroppo l’ostacolo maggiore per gli studenti italiani è proprio la lingua inglese, ma i vantaggi per chi si laurea non vanno sottovalutati. I laureati hanno l'opportunità di sostenere l'esame di stato per ottenere l'abilitazione come biologi e di conseguenza iscriversi all'Ordine nazionale dei Biologi (sezione A). Possono inoltre accedere a ulteriori livelli di formazione post-laurea, come le scuole di specializzazione e i dottorati di ricerca».