Sabato 06 Settembre 2025 | 13:04

Foggia: sanzioni sospese, per ora, ai medici «spendaccioni»

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

La direzione strategica della Asl di Foggia ora è al completo

La sede della Asl di Foggia

Non dovranno (al momento) rimborsare i farmaci prescritti sforando i tetti di spesa. Il direttore generale Antonio Nigri: «Verificheremo con i professionisti il loro agire»

Venerdì 27 Ottobre 2023, 13:10

15:04

FOGGIA - I medici sanzionati dall’Asl di Foggia per il momento non saranno tenuti a metter mano al portafoglio. Le pesanti richieste di rimborso (fino a 6 mila euro) sono state sospese ieri sera, al termine di una giornata convulsa. Cominciata con la presa di posizione del direttore generale, Antonio Nigri («siamo tenuti a salvaguardare anche così il servizio sanitario nazionale») e proseguita con il ravvedimento di tre dei sei medici finiti nel mirino che alla fine hanno risposto alla richiesta di spiegazioni fornite dall’Asl. Motivo per cui era scattato il drastico provvedimento giudicato «ostile» dal sindacato Smi con una lettera di fuoco alla Regione e che anche ieri ha sollevato diverse obiezioni in consiglio regionale. «Ma qui non c'è uno Stato che punisce - dice Nigri alla Gazzetta - mentre gli eroi sono dall’altra parte».

Lei è medico oltre che manager. È stato il camice a farla tornare indietro, oppure il clamore suscitato?

«La procedura è sospesa dopo che i medici finora irreperibili si sono fatti vivi. Le sanzioni erano scattate perché agli audit che facciamo con tutti i medici per il controllo della spesa sanitaria non avevano dato alcun cenno».

L’obiettivo degli audit è solo il controllo della spesa?

«L’obiettivo è sollecitare una decisione di saggezza da parte dei medici. Non sono in discussione i farmaci salvavita, verifichiamo semplicemente con il professionista perché è stata determinata una certa spesa nell’agire quotidiano».

Ma esiste un budget di spesa per ciascun medico, anche in base agli assistiti?

«La Regione ci ha dato obiettivi annuali, noi abbiamo una scheda per ciascun medico: conosciamo tutto, dai pazienti alle patologie. Insieme stabiliamo un obiettivo annuale, verifichiamo molecola dopo molecola quali farmaci sono da prescrivere. Il salvataggio del servizio pubblico è anche questo».

Vi sentite sotto pressione voi direttori generali?

«In Puglia la principale criticità è la spesa sui farmaci, se non viene monitorata è il sistema sanitario in toto che rischia di saltare, ed a rimetterci saranno i più deboli».

Ma con i medici di medicina generale c’è ormai un rapporto fra controllore e controllato.

«I medici di medicina generale sono 450 in provincia di Foggia, dobbiamo essere in grado di dire loro quante prescrizioni hanno avuto, da chi le hanno ricevute, qual è il principio attivo dei farmaci prescritti. Su 450 medici ne convochiamo in media 150 sulla base della maggior spesa indotta, avendo tutti i dati disponibili. Chi è in linea non viene chiamato».

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