FOGGIA - Dopo la ufficializzazione dei candidati sindaci ed il deposito delle liste elettorali è il momento dei candidati consiglieri comunali. Saranno loro protagonisti insieme ai candidati sindaci della campagna elettorale per il voto del 22 e 23 ottobre (ieri per errore è stato scritto 23 e 24, chiediamo scusa ai lettori, ndr).
«Le 10 liste a sostegno della mia candidatura – afferma Maria Aida Episcopo – sono il frutto di un lavoro di sintesi di sensibilità, storie e culture politiche diverse. Il Campo Largo Progressista è la dimostrazione che, nel rispetto delle legittime differenze, è possibile condividere uno spazio comune tra quanti hanno a cuore le sorti e il futuro della nostra città. Non so se questo può essere un laboratorio politico per il Paese, di certo costituisce il nucleo della nostra proposta di rigenerazione della comunità foggiana. Mi gratifica sapere che un pezzo ampio della nostra politica abbia individuato in me il soggetto aggregatore e la garante di questa coalizione. Da oggi guardiamo alla scadenza elettorale con maggiore fiducia e più determinazione, convinti che le cittadine e i cittadini della nostra città sapranno raccogliere positivamente i frutti della nostra proposta politico-programmatica”.
Per Raffaele Di Mauro, candidato delc entrodestra con cinque liste, «questo deve essere il momento della “metanoia” foggiana, dell'inversione totale del modo di pensare. Il cittadino di Foggia deve poter uscire al mattino e realizzare di vivere in una città bella. Convincersi del fatto che il nostro contesto sia migliorabile anche grazie al suo impegno. Ora apriamo la campagna elettorale, la campagna del rinnovamento, una campagna senza fronzoli, senza pettegolezzi, senza urla, ma con proposte, equilibrio, fermezza nelle nostre idee, per far tornare Foggia alla normalità e, perché no, alla grandezza che merita. Finora abbiamo ascoltato i cittadini e le rappresentanze della comunità foggiana, ora racconteremo ai cittadini i nostri progetti per migliorare la Foggia del presente e costruire la Foggia del futuro».
Antonio De Sabato, candidato sindaco con due liste civiche, ricorda che «sono i candidati a essersi proposti, quindi in realtà la parte più complicata è stata quella burocratica e non la ricerca delle candidature. Adesso possiamo finalmente essere un po' più liberi di essere noi stessi. Durante la campagna elettorale in città si svilupperanno tante belle iniziative previste dal programma. Avremo le sette idee capitali in contrapposizione ai sette vizi capitali ai quali Foggia si è adattata nel corso degli ultimi anni. Cambiamento e non adattamento».
Con due liste civiche anche il candidato sindaco Giuseppe Mainiero: «Due liste di donne e uomini perbene, senza macchia, innamorati di Foggia e convinti come me dell’urgenza di scongiurare il rischio che la sua amministrazione finisca nuovamente nelle mani incapaci di chi l’ha calpestata e fatta sprofondare. Desidero ringraziare ciascuno dei miei candidati per questo atto di straordinario coraggio. Non era facile scegliere la strada della libertà da partiti, apparati, dinamiche di potere. Non era semplice scegliere la via più rischiosa. Ma quella che hanno deciso di imboccare con me è anche l’unica possibile. Le altre sono un film già visto e rivisto, la riedizione di un passato cupo che non deve tornare. Nelle nostre liste non ci sono “professionisti delle preferenze”, voltagabbana, ex amministratori che nessuno rimpiange, funzionari di Enti pubblici pronti ad esercitare il loro potere per ottenere consenso. Nelle nostre liste i Foggiani troveranno persone che non hanno nulla a che fare con le logiche che hanno inquinato e reso disastrosa l’amministrazione della città negli ultimi venti anni. Dalla nostra parte abbiamo la forza delle idee, la caparbietà nel voler spezzare quella finta alternanza tra centrodestra e centrosinistra che fino ad oggi non ha prodotto nulla di buono. Altrimenti la nostra Foggia non sarebbe ridotta nello stato attuale. Meno di trenta giorni ci separano dal voto. Meno di trenta giorni in cui i Foggiani dovranno decidere se andare avanti o tornare indietro, se continuare ad essere sudditi o alzare la testa e reagire.»
Infine, ma non per ultimo, Nunzio Angiola, candidato sindaco con quattro liste civiche: «I nostri 122 candidati stanno lavorando da tempo incontrando gente e parlando di quello che vogliamo fare. La loro credibilità è un punto di forza per questo progetto che non si esaurirà dopo le elezioni. Siamo la novità di queste elezioni. Non voglio fare previsioni ma ho la sensazione che i voti dei candidati sindaci delle civiche supereranno quello dei partiti. Una sensazione che diventa sempre più concreta quando apprendiamo dalla gente che hanno voglia di cambiamento e che i partiti tradizionali hanno fallito. Ora anche gli addetti ai lavori hanno capito che siamo in corsa per il ballottaggio».