LUCERA - Prosegue la fase di progettazione del dossier per la candidatura di Lucera e dei Monti dauni a capitale italiana della cultura per il 2026. L’ultimo incontro si è svolto alla Biblioteca “Bonghi”: oltre 250 persone - tra imprese, associazioni, enti, organizzazioni, professionisti - e 28 sindaci dei comuni dei Monti Dauni per progettare insieme il futuro del territorio.
«Sono straordinariamente felice nel vedere come la comunità di Lucera e dei Monti Dauni abbia risposto a questa chiamata. Abbiamo registrato un risultato che è andato oltre ogni aspettativa, insieme abbiamo scritto una pagina di storia e di partecipazione», ha dichiarato il sindaco Giuseppe Pitta.
Cinque i grandi tavoli di co-progettazione ai quali è stato possibile confrontarsi ed analizzare i progetti suddivisi per obiettivi strategici: il tavolo istituzionale ha visto la presenza di tutti i sindaci ed è stato coordinato da Giuseppe Pitta e Pierluigi Colomba, quello di valorizzazione beni e delle attività culturali con Carolina Favilla e Vincenzo Leccese, quello della sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili con Giovanni Di Croce ed Alessio Pittari, quello del welfare culturale (inclusione e coesione) con Michele Colucci e Stefania Marrone, quello dell’innovazione digitale con Domenico Bevere e Carla Falcone.
Roberta De Bonis Patrignani della Fondazione Links, che ha aggiunto: «Una presenza così importante di partecipanti è indice di una voglia di cambiamento, della necessità di raccontare con parole nuove l’identità culturale di questo territorio».
«Dai tavoli sono emersi temi come la mobilità, le infrastrutture e i giovani, segno che la Capitale della Cultura non è un insieme di eventi ma è un processo di sviluppo territoriale», ha sottolineato Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura.
Sono in via di definizione gli incontri con gli istituti scolastici della città per ascoltare le nuove generazioni e capire la loro visione del futuro. Si va componendo il comitato tecnico scientifico, composto da esperti e figure di supporto specifiche, di cui faranno parte, oltre a Fabrizio Gifuni e Renzo Arbore, anche Lino Banfi, Maria Chiara Giannetta, Antonio Ciacca e Gianna Fratta.
Fino al 10 settembre è possibile candidare idee e progetti che raccontano la propria visione di città e la visione di sviluppo del territorio compilando il modulo presente su Bit.ly/Lucerasecondome.
I progetti saranno vagliati dalla Fondazione Links, che si occupa di progettazione a livello internazionale e che curerà la presentazione del dossier che sarà inviato entro il prossimo 27 settembre.
Entro il 15 dicembre 2023, la commissione definirà la short list delle 10 città finaliste, e la procedura di valutazione - dopo l’audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo 2024 - si concluderà per il 29 marzo 2024 con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.