Serie C
Foggia, un ko che allarma mentre il Cerignola si gode l’impresa
I Satanelli ripiombano in vecchie fragilità, l’Audace si rilancia e sogna
FOGGIA - L’amarezza del Foggia e l’euforia del Cerignola. Le due facce del derby raccontano di una sfida che in Capitanata, anche il giorno dopo il verdetto, fa parlare di sé. Fra umori e sentimenti che fotografano lo stato d'animo di due città lontane appena 40 chilometri e ora divise da un solo punto in classifica. Anche il match di ritorno ha premiato il Cerignola, che all’andata aveva vinto 3-2 in rimonta allo Zaccheria e che l’altro ieri al Monterisi ha steso 4-2 i rossoneri, in una partita in cui l’Audace avrebbe potuto segnare almeno un altro paio di gol (quattro i legni colpiti).
Sul banco degli imputati, a Foggia, le scelte di Mario Somma: la decisione di derogare al 3-5-2 che la squadra con Gallo aveva mandato a memoria, e i cambi della ripresa, che hanno sbilanciato ulteriormente un undici che spesso è stato in balia degli attacchi dei gialloblù, sia per vie centrali che sulle fasce. Uno stop che apre interrogativi in casa rossonera e riflessioni, dopo il precedente ko esterno per 3-2 ad Avellino e la vittoria sofferta, casalinga, nel match col Monopoli.
«Non è un centrocampista in più o in meno a determinare un risultato positivo o negativo - ha replicato Somma analizzando la partita -. Altrimenti avremmo risolto subito il problema. C’è più di qualcosa che non ha funzionato in questa gara, in cui il Cerignola è stato più forte di noi, ha espresso maggiore energia ed ha vinto meritatamente».
Foggia che ha perso due posizioni in classifica, è quinto ed è chiamato a invertire la rotta in fretta. Sabato prossimo allo Zaccheria arriverà il Monterosi (ore 14:30). Il trittico della verità contro Avellino, Monopoli e Cerignola si è chiuso con un bilancio non soddisfacente (3 punti sui 9 a disposizione). Serve un immediato cambio di marcia, perché il rischio concreto – con una classifica così corta in zona playoff - è di passare dall’ambizione del terzo posto a ritrovarsi in sesta posizione. «Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza e ripartire - ha concluso Somma -. Non siamo fragili mentalmente. Siamo una squadra forte, che non ha bisogno di essere stimolata sul piano psicologico. Bisogna reagire subito, a partire dalla gara di sabato».
Cerignola in orbita dopo questa vittoria che dà ancora più valore al bel campionato dei gialloblù. «Successo conquistato meritatamente, giocando bene dal primo all’ultimo minuto e segnando gol molto belli per costruzione e tecnica d’esecuzione - ha sottolineato l’allenatore dell’Audace, Michele Pazienza, che sabato alle 14:30 sarà di scena sul campo della Viterbese -. Dove l’abbiamo vinta? Sorprendendo i nostri avversari sul piano dell’intensità, ritmo, velocità, nell’aggressività sulle seconde palle. La classifica ci premia ma dobbiamo avere sempre l’umiltà di non dimenticare da dove siamo partiti, e che siamo al primo anno tra i professionisti. Non ha senso, quindi, fare voli pindarici. Godiamoci tutto quello che siamo riusciti a creare, con tanto lavoro, impegno, sacrificio e cerchiamo di continuare ad andare forte, senza fare calcoli perché non siamo un gruppo che sa gestire le partite. Stiamo conoscendo il campionato e mettendo delle buone basi per realizzare qualcosa d'importante nel futuro. L'estate scorsa era difficile portare giocatori a Cerignola, nell’ultimo mercato invernale invece ce ne hanno proposti tanti».
Lodi a tutta la squadra ma con una menzione speciale per Malcore, autore di una tripletta ed ora quinto fra i marcatori del girone C, con 14 reti: «Il secondo e il terzo dei tre gol nel derby li ha segnati con gesti tecnici straordinari. È sulla strada giusta per dimostrare il suo pieno valore, deve continuare così».