PICERNO - È la dura legge del gol, cantavano gli 883. Ieri il Pescara lo ha cinicamente ricordato al Picerno, battuto per in casa per 3-0 nel match che, in caso di opposto epilogo, avrebbe regalato ai lucani un memorabile terzo posto. Mattatori del match Lescano, autore di una doppietta, e Merola, che ha messo lo zampino in tutte le reti della squadra di Zeman. Più di un rimpianto per il Picerno, per qualche occasione fallita e qualche episodio dubbio nell’area abruzzese. I lucani chiudono la regular season al sesto posto e ai playoff affronteranno l’avversaria che avrebbero voluto evitare: i «cugini» del Potenza.
Nessuna grande sorpresa negli undici in campo, né nell’approccio delle squadre al match. Pescara di Zeman subito in pressione e al 4’ chance per Merola, che guadagna una punizione dai sedici metri ma sulla battuta trova il corpo di un compagno. Col passare dei minuti cresce però il Picerno, provandoci di testa in un paio di occasioni con Albadoro, che al 12’ non trova la porta e quattro minuti dopo indirizza centralmente. Partita viva, senza un attimo per rifiatare: Ceccarelli chiede invano un penalty per un intervento di Miani, dall’altra parte Merola calcia a botta sicura dal dischetto del rigore, trovando la provvidenziale respinta di un difensore.
Ceccarelli non dà riferimenti alla difesa abruzzese e a metà frazione si trova a caricare il mancino da posizione più che favorevole, dalla sinistra, senza trovare la porta. Nel momento migliore del Picerno, però, il Pescara ricorda perché era considerato tra le favorite del girone: Albertazzi estrae l’aureola sul colpo di testa di Brosco, ma non può nulla al 31’ sul rigore calciato da Lescano, dopo un fallo di Guerra su Merola. La reazione del Picerno è immediata, ma Garcia e Albadoro prima (36’) e Golfo poi (40’) non trovano la deviazione giusta sotto misura. E sul fronte opposto Lescano rischia di chiudere i conti, con un angolato destro dal limite (37’).
Le chance di pareggio del Picerno sfumano nel volenteroso inizio di ripresa: al 3’ l’ennesimo colpo di testa di Santarcangelo timbra il palo, al 12’ i rossoblu chiedono invano un penalty, su azione analoga a quella del vantaggio ospite. Poi in due minuti il Pescara ricorda che ok il bel gioco, gli schemi e tutta la filosofia del mondo, ma la partita la vinci se hai chi butta la palla in porta. Al 13’ Lescano, di testa, su assist da destra dell’indiavolato Merola.
Al 15’ lo stesso Merola, dopo un scatto bruciante nel cuore della difesa del Picerno. L’ultima mezzora, con qualche tentativo di Emmausso e la testa ormai ai playoff, trascorre nell’attesa di sapere quale saranno il piazzamento e l’avversaria dei playoff. Il responso è quello meno gradito: sesto posto e derby con il Potenza, in virtù del poker del Foggia sulla Turris e della rimonta con pari dell’Audace Cerignola sul terreno della Juve Stabia. «Comunque vada sarà un successo», era stato il mantra del Picerno nei giorni precedenti il match. Lo 0-3 non cancella un risultato storico per il club rossoblu. Nei fatti, però, non è stato proprio l’epilogo sperato.
Le pagelle
PICERNO-PESCARA 0-3
PICERNO (4-2-3-1): Albertazzi 6,5; Pagliai 6 (1’ st Novella 6), Ferrani 5, Garcia 5, Guerra 5,5; De Cristofaro 6,5, Gallo 6,5; Ceccarelli 5.5 (34’ st Reginaldo sv), Albadoro 5,5 (9’ st Diop 5,5), Golfo 5,5 (22’ st D’Angelo 6); Santarcangelo 5,5 (9’ st Emmausso 5,5). A disp.: Rossi, Gammone, Allegretto, Kouda, Esposito, Gonnelli, Monti. All. Longo 6.
PESCARA (4-3-3): Sommariva 6,5; Crescenzi 6, Brosco 6,5, Mesik 6,5, Milani 6,5 (22’ st Pellacani 6); Germinaro 6 (10’ st Aloi 6), Palmiero 6,5 (10’ st Rafia 6), Kraja 6; Merola 8, Lescano 8, Delle Monache 6 (22’ st Cuppone 6). A disp.: D’Aniello, Gyabuaa, Kolaj, Boben, Desogus, Cancellotti. All. Zeman 7.
ARBITRO: Catanoso di Reggio Calabria 5,5.
RETI: 31’ pt e 13’ st Lescano, 15’ st Merola.
NOTE: spettatori 1.054 (347 ospiti), incasso 11.551,50 euro. Ammoniti Santarcangelo, Delle Monache, Guerra, Milani, Kraja, Merola. Angoli: 8-2. Recupero: 1’, 4’.