Lavoro

Foggia, la vertenza della «G&W» sbarca in Parlamento

Redazione Foggia

Rischiano 114 operai dello stabilimento ex Tozzi sud nell’area industriale

Dopo la manifestazione pacifica di lunedì scorso, tenuta davanti alla sede della Confindustria foggiana da parte degli operai licenziati dalla G&W di Foggia, la vertenza dello stabilimento ex Tozzi sud dell’area industriale di borgo Incoronata sbarca in Parlamento.

«114 licenziamenti in una Provincia come quella di Foggia - dichiara Mario Nobile di Sinistra Italiana Capitanata - equivalgono ad una strage a livello sociale ed è per questo che l’altro giorno abbiamo partecipato al presidio sotto la sede di Confindustria Foggia e all'Assemblea nella sede della Fiom Foggia dei lavoratori della G&W Electric (ex Tozzi), multinazionale americana che sta per avviare le procedure per i licenziamento collettivo".

Sinistra Italiana ha promosso una prima azione di concreto supporto alla  lotta degli operai con un'interrogazione parlamentare urgente della senatrice Ilaria Cucchi al Ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso affinché il Governo assuma un ruolo decisivo per impedire alla multinazionale americana di uscire di scena senza assumersi le sue responsabilità e per trovare nuovi investitori pronti a rilevare un impianto produttivo caratterizzato da un know-how altamente qualificato e da un mercato in espansione.

"Da oggi in poi - aggiunge Nobile di Sinistra Italiana - saremo al fianco degli operai e delle loro famiglie che dallo sciopero di oggi inizieranno una lotta che riguarda in prima persona tutta la cittadinanza della Capitanata".

Anche il movimento Cinquestelle ha annunciato una presa di posizione in Parlamento.

«L’altra mattina ero sotto la sede di Confindustria Foggia per seguire la vertenza di G&W Electric di Foggia, realtà attiva sul territorio da 50 anni e che è stata rilevata dalla società americana solo nel 2019 dal gruppo Tozzi, che realizza quadri elettrici di bassa e media tensione. 114 lavoratori rischiano il posto a causa della situazione debitoria della società. I vertici di G&W hanno incontrato i vertici di Confindustria per un tavolo tecnico. I sindacati erano tutti presenti. Ho deciso che sarà mia cura scrivere un'interrogazione parlamentare al ministro delle imprese e del made in Italy  Adolfo Urso. Questa vicenda deve essere seguita nel migliore dei modi e deve acquisire un interesse nazionale», ha aggiunto il parlamentare dei Cinquestelle, Giorgio Lo Vecchio.

Nei giorni scorsi i lavoratori della G&W, con una lettera aperta inviata ai vertici della multinazionale americana, avevano ricordato che lo stabilimento si era assicurato una importtante fetta di mercato grazie alle eccellenze prodotte soprattutto per l’Enel e che le decisioni assunte dal management negli ultimi tempi hanno provocato un cambio di rotta. «Eravamo certi che, quando prima, vi sareste accorti della gestione a cui avete affidato lo stabilimento G&W di Foggia, provvedendo ad intervenire, evitando, almeno per il momento, una decisione come quella che avete assunto: di chiudere il sito produttivo di Foggia. I rilevanti investimenti sulle macchine di produzione e sui lavori struttrali attuati in questi ultimi mesi, ci lasciavano sperare in un proseguo delle attivita', e oggi non ne comprendiamo la finalita' in relazione alla decisione di liquidita' dell' azienda. Rispetto alla situazione che si e' determinata, vogliamo dimostrarvi tutto il nostro attaccamento al progetto e al sito produttivo, predisponendoci a cercare soluzioni che possano fermare la procedura di liquidazione per continuare nel progetto G&W sul sito produttivo di Foggia», dicono tra le altre cose gli operai nella lettera.

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