La pandemia
Foggia, il risveglio del Covid: al policlinico sospesi i ricoveri programmati
Pasqualone: «Pochi medici al pronto soccorso, dobbiamo assicurare prima di tutto le urgenze». Mancano anche gli Oss
FOGGIA - Nuova leggera risalita dei ricoveri Covid al Policlinico di Foggia, uno scossone comunque non trascurabile che ha obbligato la direzione sanitaria a sospendere i ricoveri programmati fino a nuova disposizione. Una decisione dovuta anche alla grave carenza di medici che affligge da tempo il Pronto soccorso del maggior ospedale della Capitanata, dall'organico praticamente bloccato da qualche anno nonostante vi sia la volontà del policlinico e della Regione di assumere nuovo personale.
La temuta avanzata della pandemia rischia pertanto di appesantire questo stato di disagio che coglie l'intera struttura ospedaliera. Secondo i dati forniti dalla Regione nell'ultimo report in provincia di Foggia si contano 243 nuovi casi Covid, in Puglia in totale sono 18.064 le persone attualmente positive delle quali 256 ricoverate in area non critica e dieci in terapia intensiva.
Al policlinico di Foggia l'allarme è scattato dopo l'aumento della pressione di nuovi contagiati sul pronto soccorso: «Dieci persone in due giorni - afferma il commissario straordinario Giuseppe Pasqualone - portate in situazioni critiche e per le quali si è reso necessario il ricovero. La decisione di sospendere i ricoveri ordinari (fatta eccezione per i malati oncologici: ndr) si è resa dunque necessaria proprio per evitare l'accavallarsi di situazioni che potrebbero ingolfare le urgenze. Il Covid non è ancora finito, anzi il quadro potrebbe peggiorare entro la fine dell'anno da quanto riusciamo a vedere nelle ultime settimane. A Foggia non c'è alcuna emergenza, ma dobbiamo predisporci per evitare conseguenze imprevedibili e per garantire un grado di assistenza alle persone che ne hanno bisogno».
L'incedere del Covid rende più problematica tuttavia la gestione del Pronto soccorso che attualmente si regge sugli numeri appena sufficienti per gestire il carico di lavoro di un policlinico: «Abbiamo in servizio quattro medici per turno al mattino e altri quattro al pomeriggio, tre soltanto nel turno di notte. Abbiamo anche attivato le reperibilità di medici da altre strutture equipollenti all'interno dell'ospedale per fronteggiare un'utenza che dovesse aumentare nei prossimi giorni anche se ovviamente ci auguriamo che ciò non accada. Abbiamo infine una carenza di Oss (operatori socio-sanitari: ndr) sempre al pronto soccorso - aggiunge il commissario Pasqualone - attività che facciamo fatica a gestire e che pensiamo di gestire affidando incarichi all’esterno attraverso il Consip (la centrale acquisti della Pubblica amministrazione: ndr) per il trasferimento di pazienti per attività diagnostica). Sui medici - aggiunge infine il comissario del policlinico Riuniti - bisogna fare scelte coraggiose, pagare di più chi lavora al pronto soccorso riconoscendo i maggiori carichi di lavoro per chi opera in quella struttura dove c'è un continuo ricorso all'emergenza».