Comune
Foggia, prorogata la gestione commissariale: al voto nel 2023
Le elezioni per il sindaco slittano tra fine ottobre e inizio novembre del prossimo anno
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione della necessità di proseguire nell’azione di ripristino della legalità, ha deliberato la proroga di sei mesi della durata della gestione commissariale del Comune di Foggia.
Dunque a Foggia, come è accaduto a Manfredonia, si tornerà a votare in autunno e non nella prossima finestra primaverile. Altri sei mesi di commissariamento quindi per il Comune di Foggia. Una decisione che era attesa visto il “tam tam” in atto ormai da oltre due mesi. Probabilmente anche le critiche mosse a livello politico (localmente) hanno indotto il consiglio dei ministri a prendere in seria considerazione la richiesta di una proroga.
I tre commissari hanno chiesto altro tempo al Prefetto Valiante, che ha fatto la relazione sentiti gli altri organi dello Stato, «per completare il lavoro di ripristino della legalità e della legittimità dell’azione amministrativa». Ecco spiegata la proposta di proroga arrivata sulla scrivania del numero uno del Viminale, “tenuto conto della necessità di portare a compimento i programmi avviati dalle commissioni straordinarie”, che ha peraltro confermato il trend evidenziato nell’ultima relazione del ministro dell'Interno sull’attività delle commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.
Il prefetto Valiante avrebbe riferito che l’avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalità dell’ente locale non potesse concludersi, ritenendo di proporre la proroga anche in considerazione del parere che potrebbe aver espresso il Procuratore della Repubblica di Foggia nel corso di un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi alla presenza di Magno.
Lo scioglimento del Consiglio comunale di Foggia era stato deciso dal ministro Lamorgese ad agosto del 2021 dopo la relazione del prefetto Esposito, sulla scorta delle risultanze della commissione di accesso inviata dall’ex prefetto Grassi e che - va aggiunto - concluse i lavori con una rapidità eccezionale, poco meno di quattro mesi quando tutti si attendevano una proroga alla stessa commissione per studiare gli atti. Ma il rischio era quello di far fare le elezioni comunali - il Comune era nel frattempo stato commissariato in via ordinaria dopo le dimissioni del sindaco Landella coinvolto in una indagine con altri ex amministratori comunali, professionisti ed imprenditori, su presunti casi di corruzione e concussione che nulla avrebbero comunque a che fare con la decisione dello scioglimento racchiusa in una relazione di 235 pagine.