A Troia
GdF scoperte 152 persone nel Foggiano che percepivano indebitamente i bonus spesa Covid
I buoni spesa, per un importo variabile tra i 130 e 530 euro, in base alla composizione del nucleo familiare, venivano così destinati a discapito di altre famiglie in condizioni di disagio economico e sociale
LUCERA - La Guardia di Finanza ha scoperto ben 152 persone che percepivano indebitamente i bonus spesa erogati dal Comune di Troia destinati alle famiglie in difficoltà per l’emergenza epidemiologica del Covid.
I Finanzieri hanno accertato che gli interessati hanno dichiarato di essere in condizioni di difficoltà economica o in uno stato di indigenza che non consentiva loro neppure di acquistare generi alimentari. Le principali anomalie emerse nelle autocertificazioni hanno riguardato l’omessa indicazione di disponibilità economiche del proprio nucleo familiare o l’omessa indicazione della percezione di altri sussidi pubblici.
I buoni spesa, per un importo variabile tra i 130 e 530 euro, in base alla composizione del nucleo familiare, venivano così destinati a discapito di altre famiglie in condizioni di disagio economico e sociale che non avevano la possibilità di approvvigionarsi di prodotti alimentari, per l’igiene della persona e di farmaci.
Singolari alcuni casi emersi, tra i quali quelli in cui i familiari degli indebiti percettori sono risultati essere proprietari di numerosi beni immobili (terreni e/o fabbricati) oppure avevano continuato a percepire, nonostante il lockdown, il proprio stipendio in quanto pensionati o dipendenti pubblici.
Altri nuclei familiari avevano percepito anche l’indennità prevista per i lavoratori del settore agricolo o per i lavoratori autonomi, l’indennità di disoccupazione o altre forme elargite per via della sospensione dell’attività lavorativa svolta.
Contestati illeciti amministrativi con l’irrogazione di sanzioni per oltre 50mila euro. Interessato il Comune di Troia per l’avvio delle procedure di recupero del beneficio indebitamente fruito.