Nel Foggiano

San Severo: una panchina letteraria contro i femminicidi

Angelo Ciavarella

Inaugurazione martedì 29 marzo, in piazza Moro, dell'installazione dedicata a Roberta Perillo, giovane donna uccisa nel 2019 dalla violenza maschile

SAN SEVERO (FOGGIA) - Sarà inaugurata martedì 29 marzo in piazza Aldo Moro a partire dalle 11 la panchina letteraria, simbolo del contrasto alla violenza e al femminicidio, dedicata alla giovane Roberta Perillo uccisa nel mese di luglio del 2019. Alla cerimonia saranno presenti il sindaco Francesco Miglio, l’assessore alla cultura Celeste Iacovino e i giovani Tiziana Rinaldi, Giuseppe Giarrusso e Giovanni Carrozzo che hanno proposto la realizzazione e l’installazione di una panchina letteraria dedicata a Roberta. Oltre all’artista Michela Sarrocco che ha contribuito alla sua realizzazione grafica.

«Si tratta di una iniziativa – spiegano gli amministratori municipali - che intende sottolineare come una donna uccisa dalla violenza maschile lascia un vuoto che non può essere dimenticato. La panchina è l’emblema del posto occupato da chi non c’è più, portata via dalla violenza. È il simbolo di un percorso di sensibilizzazione e mantiene viva una presenza. Rappresenta l’occasione per valorizzare le conquiste raggiunte nel corso della storia, l’impegno per garantire una paritaria partecipazione alla vita civile del Paese, il coraggio nel difendere diritti e nel chiedere ascolto e rispetto. Ringraziamo pertanto i giovani amici di Roberta per la sensibilità dimostrata».

La giovane Roberta ha frequentato il liceo artistico e successivamente l'accademia delle Belle arti di Foggia, spiccando per i suoi disegni e sculture. «In quest'epoca, in cui ci si impegna tutti i giorni a combattere contro la violenza di ogni genere - concludono i giovani sostenitori dell’iniziativa - ed in particolare quella sulle donne, ci sembra il minimo che possiamo fare, per far sì che non si abbassi mai l'attenzione sull’argomento. Realizzare una panchina a lei dedicata è per noi uno strumento per far vivere l'arte tramite Roberta e la memoria di Roberta tramite la sua arte mantenendo vivo il suo ricordo».

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