Foggia - Dal commissario prefettizio il presidente di Amiu, Sabino Persichella, c’è stato giusto qualche giorno fa. «Incontro cordiale e operativo», le informazioni che filtrano dall’incontro in merito alle condizioni dell’azienda partecipata dal Comune di Foggia al 20% del capitale dell’azienda barese. Amiu Puglia, come si ricorderà, rilevò nove anni fa attività e dipendenti (all’epoca 355) della società fallita Amica. Ma sono stati nove anni forse passati inutilmente, se il servizio reso alla città resta lo stesso di allora, anzi forse peggiorato in alcune aree periferiche della città e anche in alcuni punti del centro: cumuli di rifiuti e cartoni denunciati dai cittadini in via Vittime civili, cassonetti al limite del decoro in quasi tutte le zone della città.
Ora però sono da registrare le preoccupazione dei lavoratori, o almeno di una parte di essi, sul futuro imminente di Amiu Puglia alla luce del contratto di servizio in scadenza (febbraio). Il sindacato Ugl continua a battere il tasto sul problema delle ferie imminenti, sulla riduzione del personale «circa cento unità in meno» avvenuto negli ultimi dieci anni e mai sostituito, sulle sostituzioni, appunto, del personale che andrà in ferie nel periodo estivo e che non sarebbero state messe in preventivo dall’azienda. A questo si accompagnano le lamentele dei cittadini, i cassonetti ridotti a discariche a cielo aperto (specie nelle ore serali), l’igiene ambientale che lascia molto a desiderare e l’incuria anche dei foggiani che molto contribuisce a rendere pietoso lo scenario.
Tutte questioni venute al pettine da diverso tempo, ma il Comune gestore e controllore per quel 20% avrebbe in realtà controllato molto poco. E del resto a giudicare da tutto quel che viene fuori dalle carte dell’inchiesta giudiziaria, si comprende come Amiu per una parte dei nostri amministratori fosse l’ultimo dei problemi.
Ma veniamo alle questioni sollevate dal sindacato per tornare ai temi anche di più stretta attualità che dovrà affrontare anche il commissario. «Abbiamo chiesto da tempo un incontro al presidente di Amiu Puglia, ora lo rivolgiamo anche al commissario: denunciamo - dice il segretario dell’Ugl Psa, Antonio Papa - la preoccupazione di tutti i lavoratori del settore rifiuti su questioni che riguardano la sicurezza e l’incolumità dei nostri operatori ai quali non vengono garantite nemmeno le forniture dei Dpi (dispositivi di sicurezza: ndr) anti-Covid». È arrivato, secondo l’Ugl, il momento di fare chiarezza sui numerosi temi sul tappeto: «Contratto di servizio in scadenza con il Comune - si legge in una nota inviata, tra gli altri, anche al commissario Magno - piano industriale e situazione del personale in servizio, riorganizzazione e assunzioni di nuovo personale, situazione economico-patrimoniale legata all’azienda con il reinvestimento degli utili rivenienti dalla gestione del 2020, sviluppo aziendale e servizi: vogliamo sapere se l’azienda dispone di un programma di investimenti per aumentare la dotazione del trattamento dei rifiuti differenziati e indifferenziati. Lo stato dei fatti circa il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio dell’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso, scaduta a luglio 2020 e non ancora rinnovata».