la denuncia
Operaio morto nel Foggiano, «la strage continua»
Sindacati sul piede di guerra dopo l'ennesimo incidente
Foggia - Un operaio di 60 anni di Orta Nova, impegnato in lavori di manutenzione in una cappella in un cimitero, è morto dopo essere caduto da una impalcatura, precipitando da quattro metri di altezza. L'incidente è avvenuto questa mattina. È stato lo stesso proprietario della cappella, che si trovava sul posto per controllare i lavori, ad accorgersi dell’accaduto e a chiamare i soccorsi. Sul posto anche i soccorritori del 118, giunti quando per la vittima non c'era più nulla da fare. Sono intervenuti anche i carabinieri e lo Spesal a cui spetterà il compito di accertare la dinamica dell’incidente e verificare la posizione lavorativa del 60enne.
Sulla vicenda sono intervenuti i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil che parlano di «strage continua» sui luoghi di lavoro. «Ci tocca ancora aggiornare questo terribile elenco che già registra quasi 1.400 morti all’anno in Italia e, in Puglia, nei primi tre mesi del 2021, circa seimila denunce di infortuni sul lavoro, una media di 63 al giorno, e 13 casi mortali», il commento di Juri Galasso, Giuseppe Villani e Savino Tango, segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil in Capitanata. «La strage continua - aggiungono i sindacati - nonostante i proclami e gli slogan. Noi continuiamo a registrare sistematiche violazioni di ogni standard di sicurezza sui luoghi di lavoro. Per questo, nell’esprimere solidarietà e cordoglio alla famiglia dell’operaio deceduto, preannunciamo una richiesta di confronto urgente che invieremo al Prefetto in queste ore».