BARI - Non ce l'ha fatta l'operaio di 59 anni di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, coinvolto ieri pomeriggio in un gravissimo infortunio sul lavoro a Santeramo in Colle. È morto nell'ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti dove era stato trasportato dal 118 in condizioni critiche. L'uomo, capo cantiere dei lavori di ristrutturazione del palazzetto comunale di Santeramo, è stato colpito alla testa da un tubo nel corso delle lavorazioni. A dare l'allarme sono stati i colleghi che hanno avvertito il 118 per i soccorsi e il trasferimento in ospedale, le condizioni sono subito apparse molto serie. Carabinieri e ispettori del servizio Spesal della Asl indagano sull'accaduto. Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Santeramo in Colle, Vincenzo Casone, sui social. ''Desidero esprimere, a nome dell'amministrazione e dell'intera cittadinanza, profondo cordoglio alla famiglia del capocantiere di un'azienda non locale, appaltatrice dei lavori in corso presso il Palacooper - ha scritto - venuto a mancare per un tragico incidente sul lavoro. Che la terra gli sia lieve''.
DONATI GLI ORGANI
Cuore, fegato e reni sono stati prelevati da Michele Molendino, il capo cantiere di 59 anni morto dopo le ferite riportate in un incidente avvenuto giovedì scorso nel cantiere del palazzetto dello sport di Santeramo in Colle (Bari). La vittima, originaria di Gravina in Puglia, era al lavoro quando un tubo movimentato da una gru, lo ha colpito. Soccorso e trasportato all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, il 59enne era apparso subito in condizioni molto gravi.
Dopo aver accertato la morte cerebrale e rispettato il protocollo che ne consente il prelievo, i medici hanno proceduto all’espianto. A comunicarlo è la direzione dell’ospedale in una nota in cui «esprime il più profondo cordoglio» e rivolge «in questo momento di dolore, un pensiero di forte vicinanza alla famiglia».
La donazione è un «gesto di straordinaria generosità compiuto dal signor Michele, il quale, con il suo consenso alla donazione degli organi, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone». «Il suo altruismo - prosegue la nota - continuerà a vivere attraverso coloro che hanno ricevuto questa preziosa opportunità». «Un sentito ringraziamento va al personale sanitario che, con professionalità e dedizione, ha reso possibile trasformare questa dolorosa perdita in un atto di solidarietà e di vita», conclude la nota dell’ospedale.