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Cerignola, paziente morta al Tatarella: archiviate accuse nei confronti dei medici della Rianimazione

 
Redazione online

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Cerignola, muore a 38 anni in ospedale: i familiari vogliono chiarezza

Erano indagati per omicidio colposo per la morte avvenuta il 22 ottobre 2018 di Stefania Fede, 39enne di Orta Nova residente a Stornara

Domenica 24 Gennaio 2021, 14:45

CERIGNOLA - Il Gip del Tribunale di Foggia, Michela Valente, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di alcuni dei medici, all’epoca dei fatti in servizio nella rianimazione dell’ospedale Tatarella di Cerignola, indagati per omicidio colposo per la morte in quel reparto il 22 ottobre 2018 di Stefania Fede, 39enne di Orta Nova residente a Stornara.

Lo rendono noto gli avvocati Raffaele Preziuso, Potito Marucci e Michele Sarcina, difensori di alcuni dei medici indagati. Nelle motivazioni che hanno portato il gip a disporre l’archiviazione si legge come «l’operato dei medici sia stato immune da censure ed il decesso di Fede Stefania imputabile a cause naturali».

Secondo i legali dei medici inizialmente indagati, «la conclusione di questa vicenda, con il profondo rispetto dovuto al dolore che ha colpito i familiari della paziente, dimostra ancora una volta che medici ed operatori sanitari, che con professionalità sono a servizio ogni giorno per la tutela della salute degli altri, sono troppo spesso accusati superficialmente di condotte scorrette e sottoposti a un vergognoso linciaggio mediatico».

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