Sabato 06 Settembre 2025 | 12:25

Foggia, cranio massacrato e coltellata all'occhio: l'agonia e la morte di Francesco, tabaccaio morto per 100 euro

 
Redazione Foggia

Reporter:

Redazione Foggia

Foggia, cranio massacrato e coltellata all'occhio: l'agonia e la morte di Francesco, tabaccaio morto per 100 euro

Dopo 22 giorni di agonia e un intervento chirurgico, non ce l'ha fatta il titolare della tabaccheria assaltata da 4 rapinatori

Sabato 10 Ottobre 2020, 09:56

«Nonostante gli sforzi fatti, purtroppo è stato accesso il decesso di Francesco Traiano». Una riga e mezzo di comunicato diffuso alle 13.14 dall’ufficio stampa del Policlinico Riuniti di Foggia rende noto quanto successo poco minuti prima; e quanto si temeva da quando il commerciante foggiano era stato ricoverato in condizioni disperate, il primo pomeriggio del 17 settembre, per le lesioni al capo riportate durante una rapina nel suo bar-tabaccheria «Gocce di caffè» di via Guido Dorso, messa a segno da 4 banditi fuggiti con 100 euro di bottino e qualche biglietto del «gratta e vinci». Dalle 12.55 di ieri l’indagine della Squadra Mobile contro ignoti è per omicidio e rapina.

Traiano avrebbe compiuto 38 anni il 25 novembre: è morto nella sala di rianimazione dopo un’agonia di 22 giorni, senza risvegliarsi dal coma farmacologico indotto dai medici dopo un’operazione di 5 ore dell’équipe di neurochirurgia che aveva cercato di rimediare alle lesioni causate dalla cieca brutalità di rapinatori-killer.

Il bollettino medico diffuso la mattina del 18 settembre lasciava poche speranze: «l’uomo ha riportato una lesione contundente frontale sinistra che ha determinato un trauma cranico importante, le lesioni cerebrali risultano devastanti». A quella ferita al capo si aggiungeva una coltellata sopra l’occhio sinistro e una seconda ferita da taglio al palmo della mano sinistra. Ieri mattina le condizioni del paziente si sono ulteriormente aggravate, poche ore dopo il decesso.

Chissà se si arriverà a risolvere il sesto omicidio dell’anno in Capitanata, il secondo a Foggia dopo quello del 2 gennaio di Roberto D’Angelo ucciso a pistolettate in viale Ofanto, caso ancora irrisolto. Non è noto per il riserbo investigativo se l’indagine in questi 22 giorni abbia compiuto passi in avanti per dare un nome e un volto ai rapinatori-killer. Si tratta di una banda di 4 persone entrata in azione alle 14.10 del 17 settembre, quando nella tabaccheria «Gocce di caffè» c’erano Traiano dietro la cassa e due dipendenti.

Sopraggiunse una «Fiat Punto»: l’autista rimase alla guida, tre complici a volto coperto e uno armato di coltello fecero irruzione nel locale per impossessarsi dell’incasso. Traiano da dietro la cassa scagliò qualche oggetto contro i banditi che non desistettero: uno rimase sulla soglia, altri due aggredirono il tabaccaio ferendolo gravemente (non è ancora chiaro contro cosa gli abbiamo sbattuto la testa causando la devastante lesione cerebrale), accoltellandolo sopra l’occhio sinistro e alla mano, continuando a colpirlo con calci quand’era a terra, per poi prendere soldi e «gratta e vinci» e fuggire con l’utilitaria, ritrovata bruciata la sera nelle campagne di via Castelluccio.

In mano alla squadra mobile ci sono i filmati dell’aggressione registrati dall’impianto di videosorveglianza del bar-tabaccheria; le testimonianze di chi era nel locale e ha raccontato che i banditi parlavano con inflessione foggiana; i video di telecamere della zona, delle vie di fuga dei banditi; e (sin troppo ovvio ipotizzarlo) quelli della zona dov’era stata rubata l’auto usata per il colpo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)