FOGGIA - Carta e colla, i manifesti sui vecchi mulini Casillo in via Manfredonia sono un omaggio (per ora l’unico) ai sedici ragazzi extracomunitari morti in due incidenti stradali, il 4 e 6 agosto 2018 sulle strade della Capitanata. L’opera, dell’artista foggiano Alessandro Tricarico, è stata finalmente eseguita dopo una falsa partenza, nell’agosto scorso, a causa del caldo afoso che mandò in fumo il lavoro durante l’esecuzione. A distanza di un mese Tricarico ci ha riprovato: le immagini stampate sui silos raffigurano le braccia dei lavoratori extracomunitari che tornano ogni giorno nei campi a svolgere un duro lavoro che molti italiani non vogliono fare più. Un omaggio pensando a quelle sedici giovani vite distrutte ed a tutti gli “invisibili” che silenziosamente si guadagnano il pane, nell’insofferenza e nella tolleranza generale.
Il totem sarà purtroppo destinato a sgretolarsi per la materia fragile in cui è composto, ed è forse un peccato perchè quelle braccia potrebbero fungere da monito all’ingresso della città a non considerare i braccianti extracomunitari figli di un dio minore, un monito che bisognerebbe tenere sempre presente. L’opera, sostenuta dalla Ong (organizzazione non governativa) Intersos è stata realizzata in 700 manifesti e si estende su 800 metri quadri. «La consegno - scrive Tricarico in un post - in tutte quelle mani che stringono ancora un briciolo di dignità, nella buona o nella cattiva sorte. Perchè questa terra appartiene a chi la accarezza e non a chi se ne riempie le tasche per poi tirarla fuori all'occorrenza, di comizio in comizio».