CAPITANATA

Manfredonia, dopo 10 anni di ricorsi c'è il servizio del gas

Michele Apollonio

Dopo i ricorsi a Tar e Consiglio di Stato, si è messa la parola fine. Ultimo atto la determina del funzionario del settore lavori pubblici: vince la Gasman

MANFREDONIA - Una determina di Giuseppe Di Tullo, dirigente del settore «lavori pubblici e autorizzazioni ambientali» del Comune di Manfredonia, ha posto termine alla lunga, interminabile pratica relativa all’affidamento in concessione del servizio pubblico locale di distribuzione del gas naturale nel territorio di Manfredonia; e dunque dell’approvazione del progetto esecutivo delle opere comprese nel piano degli investimenti. Una procedura iniziata nel 2010 e conclusa nel settembre 2017 con la sottoscrizione del contratto di concessione del servizio pubblico locale di distribuzione del gas naturale, ma formalmente definito soltanto nei giorni scorsi, dopo ben dieci anni.

Dieci anni di atti burocratici inframmezzati dagli immancabili risvolti giudiziari. Il servizio di distribuzione del gas è naturalmente proseguito con tutti gli interventi necessari al suo funzionamento regolare e in sicurezza, nonché con gli ampliamenti di rete resisi necessari per dotare del servizio i nuovi comparti edilizi nel frattempo sorti. Un esempio emblematico di come funziona la burocrazia pubblica, in questo caso comunale, e di contro l’attivismo privato ancorché pressato dalla esecuzione delle prestazioni contrattuali.

Aggiudicataria della concessione è stata la «Gasman scpa» che aveva partecipato alla «procedura ad evidenza competitiva pubblica» deliberata dal consiglio comunale nel novembre 2010, assieme a «Gas Natural distribuzione Italia spa»; e «Enel rete gas – Gruppo F2i reti Italia». Una apposita commissione di pre-qualifica ha valutato i requisiti di ammissibilità delle proposte avanzate e finalmente nell’agosto del 2012 veniva nominata, con determina dirigenziale, la commissione di gara per l’esame delle offerte. Tale esame si è protratto fino a maggio 2013 con la trasmissione dei verbali di gara per le determinazioni di competenza. All’esito della valutazione delle tre offerte articolate negli aspetti tecnici ed economici, prima classificata è risultata la società Enel Rete Gas la cui offerta è però stata giudicata dalla commissione di gara «anomala, incongrua e non sostenibile». Pertanto il dirigente escluse l’Enel Rete Gas dalla procedura di gara e aggiudicò l’affidamento del servizio alla seconda classificata alla Gasman.

Seguirono una prima impugnazione da parte di Enel Rete Gas al Tribunale amministrativo regionale, che accolse il ricorso della società esclusa; e una seconda impugnazione questa volta da parte della Gasman al Consiglio di Stato che con sentenza emessa nel 2017, confermò la determinazione della commissione di gara. La «Gasman» chiese pertanto all’amministrazione comunale di stipulare il contratto di concessone. Cosa che avvenne il 20 settembre 2017.

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