Nel Foggiano
Cerignola, estorsione e minacce a imprenditore agricolo: 4 arresti
La vittima aveva avuto danni a centinaia di piante di vite, e avrebbe dovuto consegnare 50mila euro per ricevere protezione
Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri di Cerignola (Fg) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone. Si tratta di Paolo Dicanosa, cl.’61, suo figlio Vincenzo, cl.’87, Vito Erinnio, cl.’74 e Benito Masciaveo, cl.’75, tutti di Cerignola e già noti ai Carabinieri. Sono ritenuti responsabili di estorsione aggravata ai danni di un imprenditore agricolo, e di resistenza a pubblico ufficiale aggravata.
I fatti risalgono allo scorso ottobre, quando l'imprenditore subì il danneggiamento di 600 piante di vite, e fu insistentemente minacciato affinché consegnasse la somma di 50mila euro per evitare ulteriori danni alle colture e ottenere “protezione” da ulteriori danni. Le indagini hanno consentito ai Carabinieri di intercettare numerose e sempre più insistenti telefonate estorsive ai danni dell’imprenditore e della sua convivente, tutte puntualmente denunciate.
Nel corso delle investigazioni, la vittima, pressata dalle continue richieste degli estorsori, nel pomeriggio del 22 ottobre depositò a Margherita di Savoia, in un punto preciso impostogli dagli estorsori, dopo che lo avevano ripetutamente modificato, una busta contenente il denaro richiesto; si trattava in realtà di fotocopie a colori di banconote da 50 euro. Gli estorsori avevano imposto telefonicamente alla vittima di allontanarsi subito dopo aver depositato nel punto stabilito il sacchetto contenente il denaro, perché sarebbero successivamente passati a prelevarlo. I Carabinieri si erano appostati in osservazione per verificare chi si sarebbe recato sul posto per il ritiro della busta. Dopo circa due ore, all’imbrunire, è arrivata nel luogo stabilito una Ford Mondeo con a bordo due persone, il cui conducente era sceso dalla macchina per recuperare la busta.
I militari si erano palesati, e l'uomo sceso dall'auto si era scatenato colpendoli con calci e pugni, riuscendo a risalire in auto e a fuggire. Nell'inseguimento era riuscito a speronare un'altra auto di servizio, per poi abbandonare il mezzo insieme al complice e scappare nei campi. Nella circostanza i Carabinieri ebbero comunque modo di riconoscere ed identificare i due fuggitivi: erano Vito Erinnio e Vincenzo Dicanosa. Nell'auto c'era un binocolo. Benito Masciaveo si occupava delle minacce telefoniche, e Paolo Dicanosa, guardiano abusivo nella zona dei terreni della vittima, era coinvolto anche nelle fasi preparative dell’estorsione.
I quattro arrestati sono anche indagati per lesioni personali aggravate, commesse ai danni di uno dei militari intervenuti il 22 ottobre nel tentativo di bloccare i due estorsori che avevano prelevato il denaro. I quattro si trovano in carcere.