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Foggia, estorcevano denaro a imprenditore e commerciante: in 3 restano in carcere

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Foggia, polizia sventa due furti in aziende e recupera 22 veicoli rubati

Salvatore Consalvo, Leonardo Ciavarella e Pasquale Nardella erano già stati fermati lo scorso 20 gennaio. Fondamentali le dichiarazioni del pentito della mafia Foggiana, Carlo Verderosa

Mercoledì 05 Febbraio 2020, 10:27

FOGGIA - Gli agenti della squadra mobile di Foggia hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis, a Salvatore Consalvo, Leonardo Ciavarella e Pasquale Nardella, i tre foggiani accusati a vario titolo di due tentativi di estorsioni ai danni di un imprenditore edile e di un commerciante. Manca all’appello un quarto indagato, un rumeno tuttora ricercato.

I tre erano stati fermati lo scorso 20 gennaio in base a decreti disposti congiuntamente dalla Dda di Bari e dalla Procura dauna. Il Gip di Foggia Armando dello Iacovo aveva convalidato i fermi per poi dichiararsi incompetente vista la contestazione dell’aggravante di mafiosità. Se il Gip di Bari non avesse spiccato la nuova ordinanza confermativa entro 20 giorni i tre sarebbero tornati in libertà.

Alla loro identificazione si è giunti grazie alle denuncia sporte dalle vittime e alle dichiarazioni di un nuovo pentito della Mafia Foggiana, Carlo Verderosa, legato al clan Moretti a cui sono ritenuti collegati anche i tre arrestati.

Salvatore Consalvo e il rumeno sono accusati di aver tentato di estorcere 100mila euro a un imprenditore edile foggiano. Leonardo Ciavarella e Pasquale Nardella sono accusati del tentativo di estorsione da 5mila euro a un commerciante già nel mirino del racket del pizzo, pretendendo soldi per pagare le spese legali di Rocco Moretti junior, nipote dell’omonimo capo clan e già arrestato a febbraio 2019 per un’altra tentata estorsione sempre allo stesso commerciante.

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