FOGGIA - Lo sciopero degli avvocati, previsto da stamane fino a venerdì potrebbe far saltare l’udienza convocata in cui si dovrebbe decidere il rinvio a giudizio di dieci dipendenti del Consorzio di bonifica della Capitanata accusati di assenteismo. Il Gup del tribunale di Foggia, Carlo Protano, ha infatti fissato per oggi l’udienza preliminare in merito alla richiesta di rinvio a giudizio. I dieci dipendenti devono rispondere di truffa aggravata per non essersi ripetutamente presentati al lavoro. La denuncia è del lavoratore Matteo Pio Ciavarella, al centro di una vicenda particolarmente controversa che va avanti da almeno tre anni. Ciavarella, custode dell’impianto di Palude Grande (Lesina), è il grande accusatore dei suoi colleghi per averli denunciati alla Guardia di Finanza di San Severo. Nell’estate del 2016, a seguito di un’ispezione ordinata dal consorzio, fu rinvenuta nel sito di Palude Grande la presenza di numerose telecamere non autorizzate dall’ente che registrarono - si apprese poi - i movimenti in entrata e uscita dei lavoratori occupati nell’impianto. Ciavarella, in quanto custode e responsabile di quanto avveniva all’interno dell’area consortile, fu accusato dall’ente di aver arbitrariamente collocato il sistema di videosorveglianza e per questo licenziato in tronco. Solo qualche mese più tardi ci si accorse al consorzio che le telecamere non le aveva messe Ciavarella e dunque dell’inchiesta in atto: la Procura della Repubblica chiese, infatti, al consorzio la restituzione dell’impianto di videosorveglianza facendo indirettamente decadere così le accuse a carico del lavoratore, poi riassunto dal consorzio il 2 gennaio del 2017. Ora il processo per l’accertamento delle responsabilità, sciopero dei legali permettendo.

A carico di dieci dipendenti accusati da un collega. Ma sulla decisione incombe lo sciopero degli avvocati
Mercoledì 08 Maggio 2019, 11:48