Trasporti
Trattativa Ita-Lufthansa verso il verdetto (ma senza più suspense)
Sbloccato (non si sa bene come) il nodo critico della concorrenza su alcune rotte
Si avvicina il 4 luglio, termine entro il quale l’autorità per la concorrenza della Commissione europea renderà nota la decisione in merito al progetto di acquisizione di ITA Airways da parte del colosso tedesco Lufthansa. Il piano prevede il passaggio completo della nuova società, nata sulle ceneri della compagnia di bandiera ed ora interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in una serie di passaggi: il primo, per il 41% e un controvalore di 325 milioni, quindi a seguire gli altri fino al passaggio per intero di ITA nel primo gruppo aereo europeo.
La notizia, ribattuta dalle principali agenzie di stampa, ha sciolto una suspense che durava da un paio di mesi, da quando cioè, in marzo, la Commissione europea aveva sollevato una serie di obiezioni sostanziali. Le osservazioni di Bruxelles erano legate al fatto che il progetto di acquisizione poteva limitare la concorrenza su alcune rotte, a danno dei clienti che avrebbero dovuto sopportare aumenti di prezzo o uno scadimento della qualità dei servizi.
Al momento non è dato sapere, esattamente, cosa abbia sbloccato la situazione. Il Corriere della Sera, citando non meglio precisate fonti interne comunitarie, anticipa che le due compagnie avrebbero rinunciato ad una serie di slot all’aeroporto milanese di Linate dove, una volta unite, avrebbero acquisito una posizione monopolistica, «detenendo» qualcosa come i due terzi dei voli. Su un certo numero di slot giornalieri, tra venti e trenta, sarebbe così destinata a subentrare la low-cost britannica easyJet.
Ma quello dello scalo milanese è stato probabilmente l’ostacolo meno difficile da superare. In ballo ci sono soprattutto i passaggi che ITA detiene sulle rotte del ricco mercato nordamericano. In questo redditizio quadrante Lufthansa ha già una joint venture con United Airlines e Air Canada: anche in questo caso l’aggiunta delle linee italiane avrebbe minato il principio della concorrenza. Si parla di escludere ITA dall’alleanza per un certo numero di anni…la proposta iniziale di Bruxelles, difficilmente ricevibile parla di 11 anni, la controproposta di Lufthansa di 2 anni, si ritiene si arriverà ad un compromesso su un periodo più ragionevole ma non è ancora dato sapere nei dettagli quale è stata la soluzione trovata, che potrà avere conseguenze non da poco per i voli dal nostro Paese oltreoceano.
Come corollario dell’accordo imminente, Ita Airways ha annunciato l’adesione alla Science Based Targets initiative (Sbti), un accordo internazionale promosso da varie associazioni senza scopo di lucro, come il WWF, che coadiuvano i soggetti economici nella riduzione delle emissioni di gas serra. In pratica, Ita Airways si impegna a presentare specifici target di riduzione di emissione di CO2 assieme ad altri obiettivi ambientali, impegnandosi a rispettarli.