BARI - La tazza della discordia. E' balzata agli onori della cronaca, un prodotto in terracotta delle artigiane baresi identificate dal brand "Piattini d'avanguardia". A scatenare una lunga ondata di critiche e commenti negativi sui social, è stata la scritta in evidenza sulla tazza: "Un po' la Franzoni la capisco". La frase è strettamente collegata all'omicidio dei piccolo di Cogne, e ha suscitato sconcerto e disappunto tra i naviganti del web, che hanno fortemente condannato il lavoro artigianale.
La tazza, in realtà, è già in commercio da tre anni ed è stata riproposta in questi giorni, in vista della festa della mamma. Le responsabili del brand, per nulla intimorite da quanto sta accadendo, hanno già replicato all'ondata di critiche, rispondendo a Tele Bari che "non si faranno condizionare dai social".