Gravina di Puglia - Il Parco dell'Alta Murgia nella rosa dei parchi più virtuosi d’Italia per le azioni in campo volte alla tutela della biodiversità. Il riconoscimento arriva dal Ministero della Transizione Ecologica che ha premiato l'ente per la strategia di salvaguardia degli insetti impollinatori, le cui azioni hanno rispettato – malgrado la pandemia – le indicazioni fornite dall'Ispra e dall'Università di Torino. Il riconoscimento premia in particolare la gestione di «Alta Murgia: un Parco per api e farfalle», progetto realizzato con Fondazione per lo sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze.
«Con il progetto “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle” – dice Francesco Tarantini, presidente Pnam – puntiamo a una maggiore comprensione del ruolo chiave degli impollinatori, ma anche a favorirne nel concreto la tutela con indagini e interventi sul territorio. Oltre a gratificarci, il riconoscimento del MiTE è un impulso ad accrescere l’attività di sensibilizzazione dei cittadini, spesso ignari dell’importanza di questi insetti. In agenda ci sono webinar ed eventi di educazione ambientale in occasione della Giornata mondiale delle api».
Quattro i parchi nazionali più virtuosi d’Italia: insieme al Parco dell’Alta Murgia ci sono il Parco dell’Arcipelago Toscano, il Parco del Cilento e il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Il riconoscimento consiste in un premio di oltre 25mila euro destinato alle attività di formazione del personale.
Il progetto “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle” punta a una migliore condizione degli impollinatori selvatici, con interventi di miglioramento ambientale e pratiche di gestione delle aree forestali e agricole.
Tra gli obiettivi primari, la realizzazione di un’app per la raccolta dati e volta alla creazione di un database unico per tutte le aree protette regionali e nazionali. Le indagini di campo svolte nell’Alta Murgia hanno rilevato finora la presenza di ben 107 specie di apoidei (api e bombi) appartenenti a 23 generi, il 9,37% delle specie segnalate in Italia (dati 2021), 81, invece, le specie di Lepidotteri Ropaloceri (farfalle diurne) presenti nel Parco, di cui è in corso lo stato di valutazione per comprendere i rischi a cui le popolazioni stanno andando incontro.