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Con «Sono qui per Caos» a Bari e Gallipoli la scienza fa sorridere, parola di Barbascura X

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

NON TOCCARE Barbascura X

Il divulgatore e youtuber tarantino: «Faccio ragionare il pubblico sulla casualità dell'esistenza»

Venerdì 25 Ottobre 2024, 08:23

«Sono qui per Caos»: è emblematico il titolo dello spettacolo del chimico, stand-up comedian, autore, youtuber e performer teatrale Barbascura X, originario di Taranto, che fa tappa domani, sabato 26 ottobre, al TeatroTeam di Bari e domenica 27 ottobre al Teatro Italia di Gallipoli. Entrambi gli appuntamenti sono organizzati da Aurora Eventi e avranno inizio alle 21: i pochissimi biglietti ancora disponibili sono in vendita su TicketOne. Già reduce dal successo di palco con lo show «Amore Bestiale» (più di 90 date in giro), la «Gazzetta» l'ha intercettato per scoprire qualcosa in più su questo nuovo spettacolo, un racconto ironico su scienza, evoluzione e assoluta casualità della vita, che lascia allo spettatore ampi spiragli di riflessione.

L'esperienza sul palco ormai è consolidata, come sente il rapporto con la platea?

«Ricordo ancora il battesimo del fuoco, è stato nel 2018, con un primo spettacolo che era un esperimento, una conferenza sulla storia della scienza, con una doppia data a Milano: fu un bell'impatto perché il mio pubblico veniva dal web, dall'altra parte dello schermo, e mi sembrava di essere a una festa con amici. Nel corso degli anni tutto è andato avanti in maniera progressiva, non ho ansia da prestazione ma vivo ancora tutto come quella festa: spero di lasciarli andare a casa soddisfatti o sorpresi, portare una performance più memorabile possibile».

Cosa vedremo sul palco?

«È uno spettacolo comico che parla di evoluzione, biologia e della casualità del tutto, partendo dal modo randomico con cui sono nati gli atomi dell'universo, per poi approfondire. Resta sempre l'obiettivo di intrattenere, ma mi piace che le persone tornando a casa possano ragionare su quanto sia incredibile tutto ciò che succede là fuori, quanto sia inaspettato il modo in cui si ottengono nuove specie e adattamenti. Surreale».

Tra i feedback ricevuti dal pubblico c'è qualcosa che l'ha colpita?

«Lo show si presta molto alla riflessione, la parte finale è incentrata sulla filosofia, ci si chiede chi siamo, dove siamo, cosa sono le nostre cellule, e la gente adora questo punto di vista, ho messaggi di persone che mi scrivono giorni e giorni dopo dicendomi che stanno ancora pensando a cosa ho detto sul palco, hanno innescato discussioni con i loro conoscenti. È un punto di partenza anche per l'esplorazione di se stessi».

I social hanno aiutato a scardinare lo stigma che la scienza sia una materia «noiosa»?

«Sicuramente siamo passati da un'epoca in cui veniva trattata in modo noioso, ridondante, appannaggio degli addetti ai lavori, a un momento in cui è diventata anche intrattenimento. Quando si fa divulgazione bisognerebbe arrivare a più persone possibile, serve quindi coinvolgerle e far scoprire loro cose che non conoscevano. Ovviamente questo non è sufficiente per uno scienziato, è un approccio iniziale a qualcosa di molto più complesso. Però poi mi fa piacere quando qualcuno dice di aver deciso di frequentare una determinata facoltà o di leggere un libro dopo aver visto un mio video. È una grossa responsabilità, ma si fa da apripista a qualcosa di bellissimo».

Il suo interesse nei confronti della scienza quando è nato?

«Da ragazzino ero interessato a queste tematiche, poi sono entrato in crisi nella sceltà dell'università, non sapevo se fare biologia, o chimica perché era la materia principale che ho studiato al liceo, o addirittura scienze naturalistiche o fisica. Alla fine la scelta è ricaduta su Chimica perché mi ha sempre affascinato e mi permetteva di sfociare in tutte le altre materie. Il canale YouTube l'ho aperto per passare il tempo: mi ero trasferito a Bologna, prima suonavo con la mia band, ma non potevo portarmi dietro gli strumenti, allora ho cominciato a fare i video per divertirmi con i coinquilini, cercavo uno sfogo artistico alternativo».

E visto che la Puglia è sempre casa sua, che emozione c'è nel tornare sul palco proprio qui?

«È incredibile, mi dispiace non essere riuscito a organizzare nulla nella mia Taranto, ma sto lavorando per fare qualcosa di più grande in estate. Conto di divertirmi da paura per queste due date, voglio rivedere tanti amici, ne avevo un gran bisogno».

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