La situazione

Covid, in Puglia l'emergenza non è ancora finita: ancora troppi morti e ricoveri

Marco Seclì

Lopalco: «L’ultima ondata è partita in ritardo rispetto ad altre regioni, i contagi sono stati molto più elevati rispetto alle precedenti»

Calano i contagi ma il numero dei decessi fa ancora paura. E anche i ricoveri scendono al rallentatore in confronto ad altre realtà. Negli otto giorni dal 17 al 24 febbraio le vittime del Covid in Puglia sono state 154, in controtendenza rispetto alla maggior parte delle regioni italiane.
Come si spiega? «Il dato - risponde l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco - rientra nell’andamento generale della mortalità da Covid. Come ormai risaputo, è l’ultimo a calare anche in un quadro di evidente miglioramento, poiché spesso esito di infezioni contratte settimane prima». L’ex assessore regionale alla Salute sottolinea perciò che bisognerà «attendere ancora un po’ prima di vedere calare anche questa curva», la più drammatica.

Così come invita ad aspettare prima di stilare bilanci definitivi. «Il dato finale della mortalità dovrà tenere conto di numeri stabilizzati, con l’esame della cosiddetta “mortalità in eccesso”, come viene fatto per l’influenza stagionale, valutando quante persone sono andate incontro alla morte».
Un’altra considerazione il professor Lopalco la riserva all’impatto delle diverse ondate epidemiche sulla Puglia. «L’ultima ondata è partita in ritardo rispetto ad altre regioni, i contagi sono stati molto più elevati rispetto alle precedenti. E il numero di morti va sempre rapportato al numero di casi positivi. Sappiamo bene che le infezioni virali rappresentano un evento che accelera il decesso di persone particolarmente fragili o avanti con gli anni. Figuriamoci quando si tratta di un virus insidioso come il Covid. Le persone avanti con gli anni o alle prese con altre patologie sono molto esposte a gravi rischi».

Lopalco fa presto a trarne una lezione. «Gli esiti fatali della malattia che continuiamo a registrare devono far riflettere quelli che dicevano che il Coronavirus è un raffreddore. È vero che la variante Omicron è meno letale della Delta ma - osserva l’epidemiologo - ma bisogna ricordare che già una normale influenza basta e avanza per condurre alla morte una persona anziana. Aspettiamo che l’ondata passi, ma il virus resta un’insidia. E la migliore arma che abbiamo per difenderci resta il vaccino».

Ieri sono stati registrati altri 14 decessi, i contagi sono stati 3.834 su 30.064 test, con il tasso di positività del 12,8%. I numeri delle nuove infezioni per provincia: 1.090 Bari, 269 Bat, 289 Brindisi, 634 Foggia, 1.031 Lecce, 475 Taranto (32 persone sono residenti fuori regione, per 14 va definita la provincia di appartenenza). Calano i ricoveri in area non critica (708 contro i 727 del giorno prima) e in terapia intensiva (48 contro 53).

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