BARI - La Giunta Emiliano ha approvato l'accordo per la prenotazione della vaccinazione anti Covid-19 per gli over 80 tramite le farmacie convenzionate pubbliche e private. L’accordo è tra Regione e Federfarma, Assofarm e Ordine provinciale dei farmacisti. La spesa è di 488.000 euro. La stima della popolazione residente di età maggiore/uguale di 80 anni risulta pari a circa 290.000 assistiti, di cui circa 70.000 assistiti risultano in carico alle Rsa. «Al netto delle possibili prenotazioni effettuabili attraverso gli altri canali - si legge nel provvedimento - è prevedibile l’accesso alla prenotazione tramite le farmacie di comunità di circa 200.000 assistiti, di cui 20.000 riferibili a comuni serviti da farmacie rurali».
Per ogni prenotazione è stato concordato un rimborso di 2 euro da riconoscere alle farmacie. Il governo regionale ha anche approvato lo schema di «Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità della Regione Puglia, dei Servizi Socio-Sanitari e Socio-Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19». L’intesa prevede l'istituzione di un Comitato con 9 componenti: tre componenti sindacali per le Confederazioni (uno per ciascuna sigla sindacale); tre componenti sindacali per le categorie del Pubblico Impiego (uno per ciascuna sigla sindacale); tre componenti regionali. La partecipazione al Tavolo regionale è a titolo gratuito. Tra i compiti del Comitato Regionale ci sono quelli di: monitoraggio e segnalazione delle situazioni più critiche sul territorio regionale; garantire alle parti sociali informativa sulla condizione di sicurezza dei lavoratori della sanità; garantire l’audit.
L'ATTACCO DI ZULLO - «Nessuno ha detto» agli anziani over 80 che «le vaccinazioni domiciliari non sono ancora partite in Puglia, nessuno si è preoccupato di avvisarli": lo denuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Ignazio Zullo, riportando la vicenda di una donna di 83 anni che, dopo aver prenotato lo scorso 11 febbraio la somministrazione della dose, aveva ricevuto appuntamento per oggi 24 febbraio alle 8.30. «Nei giorni scorsi - riferisce Zullo - è stata chiamata per ricordarle l’appuntamento e lei ha confermato. Anna da stamattina è lì che aspetta che vada qualcuno a vaccinarla e come lei chissà quanti altri anziani. Ha provato più volte a contattare gli uffici Asl, ma invano, finché il figlio, dipendente Asl, non si è premurato intorno alle 13 di chiamare il medico dell’ufficio igiene territorialmente competente, il quale ha risposto di non saperne niente e di non avere vaccini e di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito». «Questo - conclude Zullo - è il rispetto che si ha verso persone fragili e anziane da parte di una sanità regionale che non riesce neppure a organizzarsi in questa prima fase di vaccinazioni: figuriamoci allora quando sarà possibile vaccinare tutti di questo passo. È ancora più urgente e necessario che il Governo nomini un commissario in Puglia».
ASL BA: CONTATTEREMO PER VACCINI A DOMICILIO - Gli anziani over 80 saranno contattati telefonicamente dall’Asl Bari per fissare la data di prenotazione della vaccinazione domiciliare anti Covid: lo precisa l’azienda sanitaria dopo aver ricevuto dai cittadini alcune segnalazioni e richieste di informazioni. «Gli utenti - spiega l’Asl - al momento della prenotazione hanno ricevuto un coupon che conferma la presa in carico della loro richiesta di vaccinazione domiciliare. Nel coupon compare una data unica per tutti, generata automaticamente dal sistema che non è la data di effettuazione della vaccinazione, come già precisato in precedenti comunicazioni. I vaccinandi saranno contattati attivamente dal servizio sanitario per via telefonica, al recapito indicato nella pre-adesione, per fissare la data e l'orario effettivi della vaccinazione a domicilio».
Intanto ieri è stata pubblicata la circolare del Ministero della Salute che innalza da 55 a 65 anni l’età di chi potrà ricevere il vaccino AstraZeneca». La decisione è stata presa dopo il parere della Commissione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e, come precisa la circolare, arriva «da nuove evidenze scientifiche che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate». In sostanza, il vaccino Astrazeneca - in Puglia sinora limitato ai docenti under-55 anni - potrà essere somministrato a tutte persone «nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni», compresi «i soggetti con condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19». «Lo dicevano tutti che la raccomandazione Aifa di limitare il vaccino AstraZeneca al di sotto dei 55 anni e in persone che non presentavano alcun fattore di rischio non stava né in cielo né in terra. Meglio tardi che mai - ha commentato l’assessore alla Salute Lopalco - questo darà senza dubbio impulso alla campagna vaccinale già partita nelle scuole, università e negli altri servizi essenziali. Speriamo ora che vengano approfonditi i dati (disponibili) sulla efficacia dei vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) già dopo la prima dose in modo da programmare calendari vaccinali più distanziati con la seconda dose a 12 settimane, come si fa con AstraZeneca».
Per intensificare le vaccinazioni a tutta la popolazione (sinora, come noto, le sommministrazioni sono riservate agli over-80) Cgil Puglia medici, Simet, Smi, Snami, Ugs medici si appellano alla Regione perché vengano mobilitati i medici di base. «Visto il momento attuale della pandemia Covid e le previsioni circa una eventuale recrudescenza della stessa, con annesse le problematiche legate alle varianti del virus» , i sindacati dei medici ritengono «necessario dare assoluta priorità all’attuazione della campagna vaccinale anti Covid per vaccinare più cittadini possibili nel minor tempo possibile». Accordo vicino anche per coinvolgere i medici di base non soltanto nella vaccinazione degli anziani a domicilio, ma anche in quella del personale scolastico.