LECCE - «Dobbiamo stare vicino ai giovani registi e pregare gli esercenti di reggere ancora un po', con la speranza che dopo il Natale la situazione vada a migliorare».
È l'appello lanciato oggi da Carlo Verdone in collegamento online con il Festival del Cinema Europeo a Lecce dove ha svelato il vincitore del Premio intitolato a suo padre Mario e dedicato alla migliore opera prima di un under 40. «Quello che mi fa più paura - ha aggiunto l’attore e regista romano - è che a un certo punto qualche esercente molli e chiuda la sala. Se cominciano a chiudere ulteriori sale sarebbe un autentico disastro per il cinema italiano».
«Per quanto riguarda il mio film («Si vive una volta sola girato in Puglia, ndr) - ha proseguito - abbiamo deciso insieme al produttore che faremo del nostro meglio per uscire in sala. Faremo di tutto perché la sala non va abbandonata. Non importa se dovremo aspettare anche fino a primavera, ma il mio è un film concepito per il grande schermo, farlo in piattaforma sarà l'ultima delle opzioni».
Verdone ha concluso auspicando che i numeri del contagio inizino a calare dando più fiducia al pubblico. «E' un anno difficile per tutti - ha detto - per i giovani registi e anche per le scuole come il Centro Sperimentale».