serie b
Calcio Bari, traffico in attacco con il nodo Cheddira
Nella squadra biancorossa Scheidler e Salcedo inespressi, Antenucci resta l’usato sicuro
BARI - Lottano in tanti, forse per un posto solo. Tra chi vuole confermarsi per spiccare il volo e chi deve riscattare un’andata in chiaroscuro. Walid Cheddira, Mirco Antenucci, Eddie Salcedo, Aurelian Scheidler e Damir Ceter: ecco il quintetto chiamato a trascinare il Bari nel girone di ritorno. A cominciare dal match che segnerà la ripresa della cadetteria, il 14 gennaio contro il Parma. Di nuovo al «San Nicola», per riscattare la caduta di fine 2022 contro il Genoa, davanti ad oltre 48mila spettatori. Se Mignani insisterà sul modulo ad «Albero di Natale», alla punta pura sarà destinata una maglia e la concorrenza diverrà davvero agguerrita.
L’IMPRESCINDIBILE - Cheddira è il capocannoniere della B con dieci reti: fino alla sua partenza per il Mondiale, non era mai stato utilizzato nel 4-3-2-1, ma sempre con una punta al fianco. Eppure, la variazione tattica non sembra averlo minimamente scalfito. Rientrato contro il Genoa, ha subito ripreso confidenza con il gol. Le sirene di mercato su di lui non si placano: il Torino insiste per assicurarselo subito, ma forse una soluzione potrebbe venire dal tempestivo intervento del Napoli che si sta convincendo per investire subito sul marocchino. Per i Galletti sarebbe almeno la garanzia di non perderlo fino a giugno.
L’INTRAMONTABILE - A 38 anni, Antenucci aveva cominciato il torneo con il piglio di sempre: suo il primo gol del Bari in campionato, cinque le reti realizzate nelle prime otto giornate. Poi, un lungo digiuno, giunto addirittura ad undici turni. Una rarità nella carriera del bomber molisano. Che, però, non ha mai fatto mancare l’apporto alla squadra, reinventandosi raccordo per la manovra offensiva, più che terminale sotto rete. Mirco è motivatissimo: cercherà una seconda parte di torneo da protagonista. Con il Bari. Già, perché, malgrado le attenzioni dell’Avellino, il numero sette non intende lasciare la Puglia a stagione in corso. Né trasferirsi in un club che negli ultimi anni è stato acceso rivale dei Galletti: gli sembrerebbe di tradire l’affetto di una città che, dopo quattro stagioni, ormai sente sua.
TALENTO INCOSTANTE - Doveva essere l’anno di Salcedo. Il 21enne ligure aveva compiuto il passo indietro in B per trovare continuità e consolidare la fama di predestinato che da sempre lo contraddistingue. Invece, il ragazzo proveniente dall’Inter è caduto nell’irregolarità che fin qui gli ha impedito di esplodere. Grandi colpi (come il meraviglioso gol realizzato al Sudtirol), giocate di classe superiore, ma anche troppe pause e l’equivoco di un ruolo sempre meno definito. L’elasticità tattica dovrebbe giocargli a favore, ma da punta aggredisce poco l’area, da trequartista stenta a trovare la posizione. Da esterno forse trova le maggiori sicurezze: il 4-3-2-1, potrebbe dargli due opportunità di trovare collocazione (da attaccante o fantasista, magari «aperto» sulla destra), a patto di essere più incisivo.
L’ITALIA DA CONQUISTARE - I riflettori sono sempre stati accesi su Scheidler, ovvero l’investimento più corposo del mercato estivo. Il francese ha dovuto ambientarsi provenendo dalla B transalpina, ma il suo apporto è stato caratterizzato da pochi bagliori. Mignani ha anche provato a dargli continuità, ma le risposte sono state altalenanti. Tecnica valida, buona la propensione al dialogo, eppure non ha trovato il passo per attaccare la profondità con velocità, né pare la boa in grado di aprire spazi con il gioco aereo o di sponda, malgrado il fisico imponente. Tuttavia, ha pur sempre realizzato due reti e fatto intravvedere qualche buon numero. Merita una prova d’appello.
L’OGGETTO MISTERIOSO - Sulla carta, Ceter sarebbe il terminale ideale per il gioco di Mignani. Un «cavallone» devastante negli spazi, potente nella conclusione, in grado anche di farsi valere anche di testa. I continui intoppi fisici lo hanno frenato, lasciandogli scampoli di gara in cui ha mostrato poche tracce. Avrà qualche altra chance: dovrà sfruttarle se vorrà tenersi stretto il biancorosso.