Calcio

Il Lecce cerca un attaccante: spunta la candidatura Coda. E il responsabile sanitario Palaia dice addio

Antonio Calò

Corvino non molla la pista Iemmello. E tiene d’occhio anche Forte (Juve Stabia)

LECCE - Con una prima linea che, al momento, può contare solo su Filippo Falco, che però potrebbe partite dinanzi ad una offerta importante, oltre che sui rientranti Mattia Felici, che sarà valutato durante la preparazione, ma che non potrà certo essere il calciatore in grado di fare la differenza, c e Simone Lo Faso, destinati a trasferirsi nuovamente altrove, in casa Lecce a tenere banco sono in primo luogo le trattative riguardanti gli attaccanti.

Nei giorni scorsi è saltato fuori il nome del 28enne Pietro Iemmello, ex Foggia, vice capocannoniere della serie cadetta 2019/2020 con 19 reti, firmate con la casacca del Perugia, ma di proprietà del Benevento, che non intende puntare su di lui in A e che quindi deve cederlo. Ebbene, sul calciatore calabrese c’è anche l’interesse del Monza neopromosso dalla C, che punta senza mezze misure al salto immediato in massima serie.

Nelle ultime ore, al Lecce sono stati associati altri due attaccanti, dai profili differenti, Massimo Coda, 32 anni il prossimo 10 novembre, che ha militato nel Benevento, ma che è in scadenza di contratto, quindi libero di accasarsi dove deciderà, e Francesco Forte, 27 anni, che la Juve Stabia ha riscattato di recente dal Waasland-Beveren.

Coda, che ha alle spalle anche 42 presenze in A, di cui 18 (2 reti) con il Parma, nel 2014/2015, e 24 (4 gol) con il Benevento, nel 2017/2018, vanta una lunghissima carriera che si è dipanata inizialmente soprattutto in C, con due puntate all’estero, nella B svizzera, con la casacca del Bellinzona, e nella A slovena, con la maglia del Nova Gorica.

In B, il calciatore di Cava de’ Tirreni è andato tre volte in doppia cifra, con il Benevento, nel 2018/2019, firmando 21 reti, e con la Salernitana, nel 2015/2016, con 15 gol, e nel 2016/2017, con 16. Nel 2019/2020 ha partecipato alla marcia trionfale verso la A del Benevento con 27 presenze, delle quali 23 da titolare, e 7 centri.

Forte è cresciuto nella Tor Tre Teste Roma per poi approdare al Pisa e nel vivaio dell’Inter, che lo ha fatto esordire in A nel 2012/2013. In seguito, ha calcato a lungo i terreni del campionato di serie C con Pisa, Forlì, Lucchese, Cremonese, Teramo e nuovamente Lucchese, vivendo le sue due migliori stagioni dal punto di vista realizzativo proprio nelle due annate agonistiche vissute con quest’ultima società, con la quale ha realizzato 10 e 15 reti (in metà torneo). Ha quindi giocato in B con il Perugia (11 presenze e 3 centri da gennaio a giugno 2017) e con lo Spezia (32 presenze e 6 gol). Poi è stato ingaggiato dal Waasland-Beveren che, nell’agosto 2019, lo ha girato in prestito alla Juve Stabia. Con il complesso campano ha segnato 17 reti in B, stabilendo il suo record stagionale assoluto.

Qualora Pantaleo Corvino dovesse decidere di convergere con decisione su Coda punterebbe sull’usato sicuro e su una operazione meno onerosa, stante il fatto che il calciatore è svincolato, ma si assicurerebbe un elemento che ha pur sempre 32 anni. Se dovesse, di contro, puntare su Forte, che piace anche alla Salernitana, dovrebbe trattare con la Juve Stabia e metterebbe a disposizione di Fabio Liverani una punta che, ad oggi, ha vissuto solo una stagione ad alti livelli in B. Senza dimenticare il fatto che la pista Iemmello non è stata certo abbandonata e che il responsabile dell’area tecnica del Lecce sa celare molto bene quelli che sono i suoi obiettivi prioritari.

Intanto, si attendono sviluppi sul fronte dell’operazione che dovrebbe portare nel Salento il 22enne centrocampista polacco Marcin Listkowski.

L'ADDIO DI PALAIA - l Lecce e Giuseppe Palaia si dicono addio. Il responsabile sanitario della società giallorossa lascia e, in una nota diffusa a mezzo stampa, spiega le motivazioni. «Si è concluso il mio rapporto di collaborazione in qualità di responsabile sanitario con l’U.S. Lecce - si legge nella nota - per espressa volontà del sig. Fabio Liverani, responsabile tecnico, che ha addotto presunti contrasti tra di noi, se contrasti possono chiamarsi le dispute per la gestione degli atleti infortunati, così numerosi come mai nella mia quarantennale carriera di medico da campo».
«Ringrazio la società che mi ha proposto ruoli alternativi, che non si confanno col mio modus operandi - prosegue Palaia - per l’affetto e stima dimostratami». «Infine - conclude - un ringraziamento particolare va ai tifosi, soprattutto ai ragazzi della Nord, che in quasi quarant'anni mi hanno supportato come professionista e come uomo in particolari momenti della mia vita». 

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