Calcio serie A
Lecce rialzati: non ci sono incontri dall'esito scontato
Sticchi Damiani: deluso dall’arbitraggio. Niente alibi, ma punti»
LECCE - Ha trascorso una notte insonne, Saverio Sticchi Damiani. La sconfitta subita ad opera della Sampdoria ha reso ancora più complicata la corsa salvezza del Lecce e poi l’episodio della mancata espulsione di Bonazzoli, a metà primo tempo, sullo 0-0, grida vendetta.
Presidente, come si spiega il fatto che Rocchi ed il Var non abbiano sanzionato l’attaccante blucerchiato che ha scalciato Donati in pieno volto?
«Non penso ci siano spiegazioni perché un episodio del genere è inconcepibile che possa accadere da quando c’è la possibilità di vedere e valutare al Var ciò che accade. Il calciatore blucerchiato doveva essere mandato anzitempo negli spogliatoi senza se e senza ma. Da regolamento, la sua reazione è stata tanto grave da dover subire la squalifica di alcune giornate. Quanto accaduto è assolutamente inconcepibile e, di fatto, condiziona pesantemente la lotta salvezza. Avremmo dovuto giocare a lungo con un uomo in più e magari oggi staremmo commentando un risultato totalmente differente da quello che, invece, è maturato sul campo. Ciò premesso, però, bisogna resettare tutto e ripartire. Non voglio che, da qui alla conclusione, ci possano essere alibi. Nelle restanti nove sfide chiedo il massimo».
Lo scivolone è stato gravissimo. Cosa c’è nel vostro futuro?
«Sono molto deluso e questo mi sembra scontato. Per natura, però, sono abituato a lottare sempre, a non arrendermi. Insomma, anche se la strada si è fatta più difficile, voglio che il Lecce si giochi sino in fondo tutte le proprie carte, con convinzione. Guarderò negli occhi ciascuno dei protagonisti per vedere se tutti hanno il mio stesso stato d’animo. Ma sono certo che la risposta sarà positiva».
Il calendario vi riserva i match con Sassuolo e Lazio. Sarà durissima?
«Non intendo più sentire parlare della caratura degli avversari di turno. Servono punti. Chiedo fatti, non parole. Non ci sono incontri dall’esito scontato in partenza. Bisogna giocarli al meglio, senza commettere errori, dando tutto. Poi si faranno i conti. Quando sentivo dire che il nostro campionato, dopo la ripresa, sarebbe iniziato con la Sampdoria, trasalivo per due motivi. Il primo è che, con questa mentalità, si rischia di dare per certi dei risultati negativi che invece non lo sono affatto. Il secondo perché si rischiava di caricare troppo la sfida con i blucerchiati. Ora l’errore più grave che potremmo commettere è quello di disquisire sulle qualità del Sassuolo e della Lazio. Per restare in A, bisogna mettere fieno in cascina, inanellando risultati positivi ed invertendo rotta. Non esistono alternative».
Come valuta la prova offerta dal Lecce contro i liguri?
«I ragazzi erano come bloccati, contratti. Suppongo che abbiano avvertito il peso che derivava dall’importanza della posta in palio, il fatto che i punti fossero preziosi».
Liverani è stato criticato per uno schieramento privo di punte di ruolo. Cosa ne pensa?
«Le scelte tecniche competono al mister e comunque so che sono sempre il frutto di attente valutazioni, che dipendono dal tipo di partita che si preannuncia, dalle caratteristiche degli avversari e, cosa che non può essere certo trascurata, dalle condizioni dei singoli calciatori, che nessuno conosce meglio di lui e del suo staff. Posso garantire che il nostro allenatore è sempre sul pezzo e decide lucidamente».