sanità
Brindisi, «Rafforziamo l’Utin del Perrino con nuove assunzioni e riorganizzazione»
L’Unità di Terapia Intensiva Neonatale in sofferenza: le precisazioni della Asl
BRINDISI - In riferimento alle recenti notizie riguardanti l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) dell’Ospedale “Perrino” di Brindisi, la direzione strategica della Asl rassicura che sono in atto tutte le azioni necessarie per affrontare in maniera costruttiva l’evoluzione della situazione.
«Per fronteggiare questa situazione - spiega la Asl - sono stati adottati nel tempo diversi provvedimenti, tra cui: la limitazione dei ricoveri al di sotto della 34ma settimana di gestazione con attivazione della rete STAM/STEN verso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce; autorizzazioni straordinarie e in deroga per prestazioni aggiuntive da parte di medici specialisti nella stessa disciplina o in disciplina equipollente. Nei giorni scorsi si sono svolti incontri sia con il personale infermieristico sia con il personale medico dell’UTIN, con l’obiettivo di condividere le criticità e individuare soluzioni operative, sia immediate che di medio periodo».
Si precisa, inoltre, «che è stato pubblicato un avviso pubblico per dirigenti medici Pediatria, con scadenza il 18 agosto. Subito dopo, in tempi rapidi, sarà resa nota la graduatoria dalla quale si potrà attingere per le esigenze sia del reparto di Pediatria sia dell’Unità di Neonatologia».
E ancora: «Precedentemente, è stato espletato il concorso per Neonatologia, a seguito del quale hanno accettato l’incarico tre medici: una specialista e due specializzandi. La specialista assumerà servizio a decorrere dal 16 agosto, mentre le altre due prenderanno servizio rispettivamente nei mesi di settembre e ottobre. Resta inoltre sempre attiva la convenzione con il Policlinico di Bari e con la Asl di Lecce, che assicura il supporto di professionalità qualificate e favorisce la collaborazione formativa e assistenziale. Il reparto di Pediatria ha infine garantito la massima collaborazione per la gestione del nido, contribuendo a mantenere un servizio efficiente e sicuro per i neonati e le loro famiglie».
«La nostra priorità assoluta - fanno sapere dalla Asl - è garantire la continuità assistenziale e tutelare un servizio di vitale importanza per la salute e la vita dei neonati, ponendo al centro la massima collaborazione tra professionisti e istituzioni».