il fatto

Brindisi, Grimaldi chiede in concessione banchine, pontile e «Falegnameria» del porto

andrea pezzuto

La compagnia vuole riqualificare il terminal ed è pronta a insediarsi nelle aree Enel

BRINDISI - Tanti i nodi, ma anche le opportunità, che il nuovo presidente dell’ente portuale, Francesco Mastro, si troverà sulla sua scrivania. A partire dalla notizia dell’ultima ora che vedrebbe Grimaldi Group interessata a ottenere in concessione le banchine di Costa Morena Ovest, compresi gli ormeggi del pontile a briccole oramai pronto, e riqualificare la cosiddetta «Falegnameria» per destinarla a terminal passeggeri. La manifestazione d’interesse sarebbe stata già inoltrata all’Autorithy e scaturirebbe dall’esigenza della compagnia di potenziare i suoi traffici su Brindisi. Lo scalo adriatico, infatti, è diventato ancora più strategico da quando Grimaldi è entrata nella governance dell’Autorità portuale di Igoumenitsa. Non solo. La multinazionale della logistica integrata sarebbe in procinto di chiudere un accordo con Enel per l’utilizzo della zona franca doganale di Costa Morena per avviare su Brindisi il nuovo traffico delle navi car carrier, che trasportano automobili. Di questo progetto si sa che vale complessivamente 60 milioni di euro e 240 occupati diretti.

È prevista la realizzazione di una grande piastra logistica su una superficie di 20mila metri quadri (che dovrebbe comprendere, per l’appunto, la zona franca doganale, ma anche la banchina di Enel), dove movimentare soprattutto automotive. In una prima fase, l’investimento sarebbe da 30 milioni di euro e 120 addetti. Una volta completate le opere di infrastrutturazione portuale, Grimaldi investirebbe altri 30 milioni e occuperebbe ulteriori 120 unità. Ma la concessione della banchina Enel, ammesso che lo slittamento del phase out dal carbone non cambi i programmi di dismissione delle attrezzature per la movimentazione del carbone, avverrà attraverso una procedura di gara. Ciò, almeno stando a quanto chiarito nei mesi scorsi dall’Autorità portuale. Non è scontato, pertanto, che quell’ area andrà a Grimaldi. O perlomeno, non solo a Grimaldi, se - come proposto dal capogruppo del Pd Francesco Cannalire - su quella banchina dovessero posarsi gli occhi anche del Gruppo Msc. Il colosso dei mari - guidato dal capitano Gianluigi Aponte - nei prossimi giorni dovrebbe definire ufficialmente la convenzione con l’Autorità portuale per la concessione decennale delle banchine di Costa Morena Nord e Sant’Apollinare, dove dovrà realizzare anche un terminal crocieristico.

Ma nella trattativa tra le parti, nella quale si è inserito anche il Comune, potrebbe essere messa sul tavolo anche la possibilità che Msc effettui traffico merci nel porto di Brindisi. Oltre ai dossier Grimaldi e Msc, Mastro si troverà davanti anche lo scottante caso del deposito gnl di Edison, investimento di cui si sono perse le tracce. Sullo sfondo, la grande opportunità rappresentata dall’eolico offshore, con le aree demaniali portuali candidate a ospitare siti produttivi dei componenti dei giganti del mare.

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