i controlli

Pescavano ricci a Giancola e Torre San Gennaro: denunciati e sequestrati 13 chili di ricci

Si intensificano le attività di Guardia costiera e Finanza per favorire la ripopolazione della specie in mare

Nei giorni scorsi, le Fiamme gialle del comando provinciale di Brindisi, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo economico del territorio predisposti anche per il contrasto alla pesca di frodo e la commercializzazione di specie ittica vietata, hanno sequestrato amministrativamente circa 16 chilogrammi di ricci di mare della specie «Paracentrotus lividus». In particolare, i baschi verdi della compagnia Pronto impiego di Brindisi, in località Giancola hanno effettuato un controllo nei confronti di un soggetto brindisino che deteneva, all’interno del portabagagli della propria autovettura, una vasca in plastica contenente i ricci di mare appena pescati e attrezzatura utile alla pesca subacquea. Secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti, si è proceduto al sequestro dei prodotti ittici e dell’attrezzatura utilizzata per la pesca e alla conseguente segnalazione del soggetto alla competente Autorità marittima.

I ricci sequestrati, ancora vivi, sono stati rigettati in mare con la collaborazione della sezione operativa navale della Guardia di finanza di Brindisi al fine di consentire la ripopolazione delle preziose colonie marine. L’attività si inserisce nell’ambito di un più ampio dispositivo volto a salvaguardare l’ambiente marino, contrastando la pesca di specie ittiche vietate e al tempo stesso tutelare gli operatori del settore che esercitano, legittimamente e nel pieno rispetto della vigente normativa, la propria attività. La legge regionale n. 6 del 18 aprile 2023 vieta infatti il prelievo, la detenzione, il trasporto e la commercializzazione dei ricci di mare e dei relativi prodotti derivati freschi per tre anni.

Sempre nei giorni scorsi, in località Torre San Gennaro, nel comune di Torchiarolo, i militari della sezione polizia marittima della Guardia costiera di Brindisi hanno individuato un pescatore subacqueo intento alla pesca del riccio di mare. I militari si sono appostati, hanno osservato l’attività del sub e una volta rientrato, il pescatore abusivo è stato trovato in possesso di circa 500 esemplari. I ricci verosimilmente destinati ad alimentare il mercato illegale lungo strade o presso esercizi di ristorazione, sono stati sottoposti a sequestro e rigettati in mare. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa pari a 2mila euro.

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