L'iniziativa
A Ostuni al via il laboratorio di orecchiette: i ragazzi autistici protagonisti in cucina
Il progetto è sostenuto da personalità di spicco come lo chef stellato Massimo Bottura, noto per il suo impegno sociale
OSTUNI - «Orecchiette-La pasta che vorrei» è molto più di un laboratorio terapeutico: si tratta di un vero e proprio spazio di lavoro e inclusione sociale dedicato ai ragazzi autistici. Il progetto, presentato a Ostuni presso Palazzo San Francesco, è sostenuto da personalità di spicco come lo chef stellato Massimo Bottura, noto per il suo impegno sociale. Il progetto è stato fortemente voluto da Giuseppe Primicerio, e la sua presidente onoraria è l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, a capo della Yuri Srl Benefit Corporation, una società benefit nata per sviluppare iniziative di sostegno e inclusione in Puglia.
Tra i partner del progetto figurano la cooperativa San Bernardo e la Domus Srl, organizzazioni che hanno da subito sposato la causa e contribuito alla sua realizzazione. Alla presentazione hanno partecipato in collegamento telefonico Annamaria Bernardini de Pace, il sindaco di Ostuni Angelo Pomes, Giuseppe Natale, direttore generale della Coop San Bernardo, Giuseppe Pace, direttore del consorzio per i servizi sociali di Ostuni, Fasano e Cisternino, Tommaso Gioia, consigliere per per le politiche socio-sanitarie del presidente della Regione Puglia.
Il cuore del progetto è coinvolgere i ragazzi autistici nella preparazione di uno dei prodotti più amati della cucina pugliese: le orecchiette. L’obiettivo è duplice: educare al cibo e, allo stesso tempo, inserire i giovani autistici nell’economia sociale del territorio. Le orecchiette prodotte dai ragazzi saranno vendute e i proventi saranno destinati a finanziare altre attività sociali. «Il progetto “Orecchiette-La pasta che vorrei” nasce dall’idea di un gruppo di professionisti della ristorazione, dell’agroalimentare, della salute e della scienza - ha spiegato Giuseppe Primicerio, presidente della Yuri Benefit Corporation - che, insieme a me, hanno deciso di avviare un progetto sociale per i ragazzi autistici del nostro territorio».
Non si tratta solo di insegnare un mestiere: il laboratorio ha una funzione terapeutica e abilitativa, è un luogo di condivisione dove giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca. Massimo Bottura, già ideatore del progetto «Tortellante» in Emilia, ha messo a disposizione la sua esperienza, rendendo il progetto ancora più ambizioso. «Vogliamo creare un ambiente in cui i ragazzi possano imparare, ma anche divertirsi e apprezzare un prodotto tradizionale come le orecchiette, realizzate con un impasto speciale gluten-free a base di acqua di mare purificata, senza sale aggiunto, grazie alla collaborazione con l’azienda Mhare», ha aggiunto Primicerio.
Il successo dell’iniziativa è stato evidente fin dalle prime fasi. Le orecchiette prodotte dai ragazzi autistici della Città Bianca sono arrivate fino a Papa Francesco e, nelle prossime settimane, verranno presentate al G7 per la disabilità in Umbria, su invito del ministro Alessandra Locatelli. Questa partecipazione testimonia quanto sia fondamentale l’integrazione lavorativa per le persone con autismo, un passo importante verso una società più inclusiva e solidale.