la vertenza
San Raffaele, la Fondazione pronta a lasciare il centro. Segnalate alla Procura tre morti sospette
Il presidio di riabilitazione di Ceglie Messapica: i vertici incontrano Emiliano. Il dg della Asl Brindisi manda cartelle cliniche ai magistrati
BARI - Dopo la guerra a colpi di ricorsi è il momento della trattativa. Per cercare una soluzione rispetto al futuro del centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, la Regione ha aperto un tavolo con la Fondazione San Raffaele. Una lunga riunione in presidenza, cui ha partecipato il governatore Michele Emiliano insieme ai tecnici del dipartimento Salute, ha visto ieri il primo incontro con i rappresentanti del centro brindisino (in prima linea gli avvocati e alcuni responsabili): in base alla legge approvata dal Consiglio a fine maggio, la Fondazione che fa capo alla famiglia Angelucci deve terminare la sperimentazione gestionale per consentire il subentro della Asl. Ma da oltre un mese il Tar di Lecce ha bloccato tutto...
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Il San Raffaele: nessuna criticità nei tre decessi, daremo anche noi documenti alla Procura di Brindisi
«L’esame delle cartelle cliniche eseguito dai propri medici legali ha escluso qualsiasi “sospetto” o criticità». E’ quanto afferma in una nota il presidente della Fondazione S. Raffaele, Sergio Pasquantonio, in merito ai tre decessi di pazienti del centro di riabilitazione di Ceglie Messapica che sono avvenuti tra 31 agosto e 1° settembre. «Avendo avuto notizia che la Asl avrebbe trasmesso alla Procura della Repubblica una propria relazione in merito a tali decessi – prosegue la nota - conferma che metterà a disposizione della Procura, ove ne riceva richiesta, copia delle relazioni dei propri medici legali che evidenziano l’assenza di ogni profilo di criticità nella gestione sanitaria dei predetti pazienti presso il Presidio di Ceglie Messapica».