Il caso
Brindisi, sparatoria nelle vicinanze di un lido: ferito dipendente dello stabilimento balneare
Il 61enne ferito sabato mattina, tra le 8.30 e le 9, a colpi di arma da fuoco sulla litoranea nord di Brindisi era da 12 anni un dipendente di Lido Risorgimento. A dichiararlo, il gestore dello stabilimento balneare, Franco Iaia
BRINDISI - Il 61enne ferito sabato mattina, tra le 8.30 e le 9, a colpi di arma da fuoco sulla litoranea nord di Brindisi era da 12 anni un dipendente di Lido Risorgimento. A dichiararlo, il gestore dello stabilimento balneare, Franco Iaia, ai microfoni della trasmissione di Rai Due «Ore 14».
«Da dodici anni lavorava per me, era assunto regolarmente, faceva le pulizie, non è mai successo niente. Era una persona - assicura il datore di lavoro - che sembrava cambiata. È successo qualcosa, anche se non so ancora cosa. Comunque è un problema suo, non inerente la spiaggia». E alla domanda su cosa ne pensasse del fatto che l’uomo, noto alle forze dell’ordine e coinvolto all’inizio del nuovo millennio in un importante blitz contro il contrabbando di sigarette, si fosse recato sul posto di lavoro con una pistola, Iaia allarga le braccia e replica: «Che le devo dire? Non è che posso chiedergli la mattina come stia di testa e cosa abbia in tasca».
Secondo quanto si apprende, ci sarebbe stato un fuoco incrociato tra il dipendente e almeno un altro uomo. Due o tre i colpi di pistola esplosi. L’indagine è complicata dal fatto che le telecamere di videosorveglianza non funzionavano da qualche giorno. Anche su questo aspetto occorrerà fare luce. Il 61enne è ancora ricoverato all’ospedale Perrino, dove è stato sottoposto a un delicato intervento. L’altro ferito, un 43enne, è stato subito dimesso con 30 giorni di prognosi. Entrambi sono stati gambizzati.