La decisione
Brindisi, ricorso respinto: da oggi la raccolta dei rifiuti passa a Teorema
Il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva che era stata presentata dalla Teknoservice
BRINDISI - Il Tar di Lecce boccia la richiesta di sospensiva presentata dalla “Teknoservice” e, di conseguenza, a partire da oggi a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune capoluogo sarà la Teorema di Acquaviva delle Fonti, attraverso le 230 maestranze che la nuova ditta affidataria - dopo l’incontro dei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali - ha già assorbito dal precedente gestore.
Ieri, dunque, è finita l’era Ecotecnica, durata sei anni e caratterizzata da una lunga serie di proroghe assegnate alla medesima ditta a causa dell’impossibilità di esperire prima la gara d’appalto.
Al suo posto, la Teorema, giunta in vetta alla graduatoria di valutazione delle offerte, sebbene con pochi punti di margine nei confronti della Teknoservice di Torino. Un aspetto, quest’ultimo, che ha indotto l’azienda piemontese a presentare ricorso, perdendo tuttavia il primo round, la richiesta di sospensiva di tutti gli atti e i provvedimenti conseguenziali alla gara d’appalto, bocciata come detto dai giudici amministrativi.
Il merito, invece, sarà discusso in seguito (l’udienza è stata fissata per il 20 dicembre), sebbene il rigetto della sospensiva faccia ritenere che anche nella seconda fase del giudizio l’esito verosimilmente non cambierà.
La decisione del Tar di Lecce è arrivata dopo un giorno di camera di consiglio. I giudici investiti della controversia amministrativa (Nino Dello Preite, Presidente facente funzioni, Paolo Fusaro, Referendario, e Francesco Baiocco, Referendario ed Estensore) hanno ritenuto insussistente il “periculum in mora” invocato dalla Teknoservice, «non essendo stato adeguatamente prospettato – si legge nell’ordinanza emessa dal Tribunale - né tanto meno allegato, il danno grave ed irreparabile che deriverebbe in capo alla ricorrente dalla mancata sospensione dei provvedimenti impugnati, in quanto il pregiudizio, genericamente paventato in termini di perdita di chance, è adeguatamente ristorabile sia in forma specifica che per equivalente ove il ricorso fosse accolto nel merito». Gli stessi giudici hanno poi ritenuto di compensare le spese del giudizio.
Non è il primo ricorso cautelare bocciato dai giudici amministrativi in relazione alla gara di appalto in questione. Lo scorso mese di luglio analoga sorte aveva avuto l’azione intrapresa dalla Ciclat (un’altra delle aziende che hanno partecipato al bando, giungendo in graduatoria al terzo posto) che, dopo il rigetto disposto dal Tar, aveva presentato appello al Consiglio di Stato, senza tuttavia ottenere un risultato diverso.
Tre pronunce favorevoli su tre, insomma, per il Comune e le decisioni prese dai giudici amministrativi non hanno fatto altro che confermare la legittimità dell’azione amministrativa del Comune di Brindisi.
Strada aperta, ora, alla Teorema che da oggi subentra nella gestione del servizio di raccolta rifiuti, peraltro in un momento difficile e delicato, come dimostrano gli ultimi dati della differenziata, scesa ad agosto sotto il 38%.