L'udienza
Scambio di favori a Brindisi, processo al via per ex sindaco, amministratori e dirigenti comunali
Imputati Consales, Luperti, Brigante, Sergi, Dell’Atti, Lacinio, Mautarelli e Paladini
BRINDISI - Prima udienza oggi del processo scaturito dalla conclusione delle indagini della Procura di Brindisi, seguendo tre filoni, dopo che i finanzieri hanno passato sotto la lente di ingrandimento una serie di delibere e determine del Comune di Brindisi tra il 2015 e il 2016, arrivando a contestare la corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Gli imputati sono otto: l’ex sindaco Mimmo Consales; l’ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale Salvatore Brigante; l’ex assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti; l’ex consigliere comunale Luigi Sergi; Luigi Dell’Atti, architetto; Fabio Stefano Lacinio in quel periodo dirigente del settore Urbanistica del Comune; Marina Mautarelli, geometra presso il settore Urbanistica; Gregorio Paladini, architetto. Tutti hanno scelto il dibattimento per dimostrare la propria estraneità alle accuse.
Secondo quanto contestato nel capo d’imputazione, Consales e Brigante avrebbero «promesso a Sergi di nominare il figlio (estraneo alla contestazione, ndr) assessore al Patrimonio e alla Casa». In un secondo momento, Consales avrebbe promesso la nomina del figlio di Sergi nel consiglio di amministrazione della Stp e infine lo «nominava nell’ufficio di supporto, con delibera il 18 gennaio 2016», che arrivò dopo che la maggioranza di centrosinistra a trazione Pd non riuscì ad approvare l’assestamento di bilancio. Manovra necessaria per l’aumento del capitale della Multiservizi. Sergi, che era stato consigliere di maggioranza eletto nel Pri, per poi passare all’opposizione, «in cambio» sarebbe «ritornato a votare in modo determinante per molte decisioni e delibere consiliari» in favore della coalizione di governo cittadino. Secondo la lettura della procura, avrebbe violato il «dovere di votare in Consiglio comunale in piena libertà». La delibera di inserimento dello staff del sindaco, prevedeva un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, per tre mesi, a fronte di una spesa di 8.300.
Il secondo filone riguarda il progetto di restauro e valorizzazione delle torri lungo la costa a Nord. Lacinio e Mautarelli, in qualità di pubblici ufficiali, e Dell’Atti come «determinatore e beneficiario», secondo il pm, «attestavano falsamente che l’ufficio intersettoriale Lavori Pubblici e Urbanistica» aveva redatto il progetto definitivo per l’intervento di restauro, valorizzazione e fruizione delle torri costiere Torre testa e Torre Punta Penne, per un milione di euro», mentre l’elaborato «era stato redatto senza incarico da professionisti estranei al Comune, coordinati da Dell’Atti», il quale stando all’accusa «intendeva accaparrarsi l’incarico».
Lacinio e Luperti, pubblici ufficiali, avrebbero attestato falsamente nella proposta di delibera della giunta, portata al vaglio degli assessori il 28 settembre 2015, che l’ufficio Lavori Pubblici e Urbanistica aveva redatto il progetto definitivo. Lacinio, Luperti e Mautarelli, avrebbero ricevuto da Dell’Atti «utilità consistenti nella consegna del progetto definitivo» e in cambio si sarebbero adoperati per far attribuire all’architetto l’incarico, assieme ad altri affidamenti professionali «in violazione di quanto previsto dalle disposizioni di legge». I tre, sempre secondo l’accusa, avrebbero sollecitato i dirigenti ed i funzionari del settore Finanze del Comune affinché procedessero al «tempestivo pagamento di alcune fatture in favore di Dell’Atti, senza motivo prima degli altri».
Il terzo filone riguarda l’autorizzazione di un impianto per la distribuzione del gas per autotrazione di proprietà di Damiano Manta (estraneo al processo, ndr). Secondo l’accusa, ci sarebbe stata «somma di denaro imprecisata, pari a diverse centinaia di euro». Lacinio avrebbe adottato, «perché pagato da Paladini, parere favorevole il 19 gennaio 2016, integrativo di quello contrario espresso il 20 ottobre 2015 dall’architetto Marcella Marangio (estranea ai fatti, ndr)». E avrebbe adottato il provvedimento di autorizzazione unica il 19 aprile 2016.