scoperta dopo le proteste

Fasano, gli hacker mandano in tilt il sistema di prenotazioni on line del Comune

Mimmo Mongelli

Tutto è iniziato quando un cittadino, collegatosi con il portale, si è visto fissare l’appuntamento dopo l’estate, quando il documento non serviva più

FASANO - La «regola» è che quando le cose nella pubblica amministrazione non vanno bene la colpa è sempre della burocrazia, una sorta in mostro fatto da norme e regolamenti non sempre chiari ai quali i cittadini e gli stessi pubblici funzionari sono tenuti ad attenersi. Eppure non sempre è così: imperizia o malafede possono creare disagi alla collettività. È quanto è successo a Fasano, dove uno o più hacker, a meno che non si tratti di «semplici» imbecilli, hanno paralizzato il sistema di prenotazione online del Comune per il rilascio dei documenti.

Tutto è iniziato quando un cittadino, collegatosi con il portale delle prenotazioni del Comune di Fasano per fissare un appuntamento finalizzato al rilascio di un documento, si è visto notificare dal sistema la prima data utile alcuni mesi dopo l’estate, quando il documento richiesto non gli sarebbe più servito. Il cittadino in questione ha pensato di affidare la sua protesta ai social accendendo la miccia di una serie di rimostranze. Del resto oggi è consuetudine utilizzare Facebook per segnalare qualsiasi situazione, essendo certi che si avrà l’appoggio di tante persone che, spesso mascherate da falsi nomi e finti profili, gettano benzina sul fuoco infiammando gli animi.

In ogni caso chiedere un appuntamento oggi e trovarsi la prenotazione tra qualche mese non è normale. Così hanno ritenuto anche i funzionari comunali ai quali la protesta è comunque arrivata. Per capire cosa fosse successo e per porre rimedio al disagio, i tecnici hanno controllato il portale dove hanno riscontrato un’inattesa sorpresa: tutti gli appuntamenti disponibili per i prossimi mesi erano stati fissati dalle stesse persone o da utenti che avevano inserito indirizzi mail inesistenti o generalità di pura invenzione. Se inizialmente funzionari e tecnici hanno pensato ad un errore del sistema, man mano che lo screening delle prenotazioni è andato avanti è emerso che molto più verosimilmente siamo di fronte allo scherzo di qualche buontempone o all’intrusione di uno o più hacker. Anche l’ipotesi che possa trattarsi di utenti imbranati ha perso credibilità. Il dato di fatto è che il sistema è stato messo in crisi da qualche imbecille causando disagi all’intera cittadinanza. Ora si sta cercando di mettere riparo con misure che impediscano allo stesso utente di fissare più appuntamenti evitando abusi.

La transizione digitale della pubblica amministrazione come quella ecologica, non è semplice in quanto comporta cambiamenti di consolidate abitudini come il passaggio dal contatto diretto con l’interlocutore al confronto con la macchina, ma se alle difficoltà oggettive si aggiunge anche la malafede di qualcuno, la situazione, come in questo caso, rischia di precipitare e di causare grossi disagi.

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