Ambiente in città

Brindisi, gara per l'appalto rifiuti in ritardo: proroga ad Ecotecnica

Pierluigi Potì

Contratto fino al 30 giugno e, intanto, la differenziata è in risalita: a febbraio è al 48,04%

BRINDISI - La gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti tarda a concludersi e il Comune si vede costretto, per l’ennesima volta, a formalizzare una proroga di tre mesi - sino al 30 giugno prossimo - a beneficio dell’attuale azienda appaltatrice, la Ecotecnica.

Il farraginoso iter relativo all’assegnazione del servizio fa, dunque, registrare un ulteriore ritardo e, malgrado siano trascorsi quasi cinque mesi dalla pubblicazione del bando (era dicembre), ancora non si è pervenuti all’affidamento.

Di conseguenza, l’unico modo per garantire l’imprescindibile prosecuzione del servizio è di ricorrere allo strumento della proroga: dopo la prima dell’1 gennaio (e sino al 31 marzo), ecco il bis, con scadenza fissata alla fine del prossimo mese. Il tutto dietro un corrispettivo di 3 milioni e 366mila euro.

Non c’è pace, insomma, per il servizio di raccolta dei rifiuti che - in attesa della tanto agognata maxi gara (con durata decennale) che dovrebbe bandire (da tempo... immemore) l’Ager - rimane in regime di proroga sino all’espletamento della procedura pubblica.

La gara, lo ricordiamo, assegnerà al miglior offerente l’appalto del servizio per una durata di due anni, con ulteriori dodici mesi di proroga, e al prezzo base di 49 milioni e 665mila euro (ovviamente, spalmati in tre anni). Un periodo forse ancora troppo ristretto (i sindaci dei Comuni dell’Aro Br/2 avevano chiesto inutilmente una durata almeno quinquennale dell’affidamento), ma abbastanza sufficiente per programmare un servizio che sia finalmente all’altezza delle aspettative. E ciò soprattutto in tema di raccolta differenziata, con la percentuale che resta lontanissima dalla soglia minima fissata dalla Regione e pari al 65%.

Sotto quest’aspetto, in ogni caso, c’è da registrare un lieve passo in avanti compiuto nel mese di marzo: in particolare, il dato è cresciuto di oltre il 3%, passando dal 44,67% di febbraio al 48,04% del mese successivo che è il miglior risultato - escludendo lo scorso dicembre (48,44%) - degli ultimi quindici mesi.

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