Il caso

Brindisi, Versalis presenta ricorso al Tar

redazione online

Forza Italia chiede un incontro con il ministro Patuanelli e M5S un’audizione in Regione. Domani il vertice in prefettura

BRINDISI - Mentre Eni Versalis ha presentato ricorso in autotutela al Tar contro l’ordinanza contigibile e urgente del sindaco Riccardo Rossi per la sospensione dell’attività impianto, si innesca il confronto anche sul piano nazionale e regionale.

Da un lato i deputati di Forza Italia Mauro D’Attis e Paolo Barelli scrivono alla presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Barbara Saltamartini, per chiedere l’immediata convocazione del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, per un’informativa in merito chiusura.

Dall’altro il il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti ha presentato una richiesta di audizione nelle commissioni congiunte Lavoro e Ambiente presiedute dei Presidenti Santorsola e Vizzino, del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, dei rappresentanti di Enipower Brindisi e della direzione di Versalis S.p.A Brindisi, dell’Assessore allo Sviluppo Economico Cosimo Borracino e delle segreterie territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Ugl, Cisal Chimici Brindisi, Confindustria Brindisi e dell’Arpa.
«Lo scorso 20 maggio il sindaco di Brindisi dell’esercizio dell’impianto di cracking dell’impresa. Il provvedimento ha prodotto inevitabilmente la fermata immediata dell’intero Petrolchimico, coinvolgendo, oltre a Eni Versalis, tutte le altre Società coinsediate - Enipower, Basell, Chemgas, BSG, ENI Rewind - e tutte le aziende dell’indotto per oltre 1.500 lavoratori. La decisione ha provocato l’immediata reazione contraria di tutte le sigle sindacali che hanno segnalato l’arbitrarietà dell’operato del sindaco, addirittura ventilando la sussistenza del reato di procurato allarme» ricordano i parlamentari di Forza Italia che ora chiedono al governo di intervenire: «Stiamo parlando di una realtà di vitale importanza per l’intera provincia di Brindisi, anche in relazione al fatto che ENI è una azienda strategica partecipata dello Stato».

Lungo lo stesso solco si muove il pentastellato Bozzetti: «Sulle emissioni odorigene persistenti che in questi giorni affliggono la città di Brindisi e sulla sospensione delle attività dell’impianto di Eni Versalis disposta dal sindaco Rossi, va fatta la massima chiarezza, così come sulla tutela dei lavoratori. Sappiamo che il Sindaco deve prendere decisioni importanti per garantire la salute pubblica, ma riteniamo che per un simile provvedimento si sarebbero dovuti attendere i risultati dei rilevamenti effettuati dall’Arpa, tenuto conto anche che in questi giorni l’attività dell’impianto fosse ferma. Fughe in avanti e decisioni prese più “di pancia” che di “testa” non sono ammissibili».

Lunedì si terrà un incontro in videoconferenza indetto dalla Prefettura di Brindisi. «Bisogna agire immediatamente - dice Bozzetti - per scongiurare la perdita di posti di lavoro. L’obiettivo da perseguire dev’essere l’accertamento delle cause dell’aria irrespirabile degli ultimi giorni in città, che ha continuato a essere tale nonostante la chiusura dell’impianto. Chiediamo di conoscere i risultati ufficiali dei campionamenti effettuati in questi giorni da Arpa nelle zone vicine al Petrolchimico, in modo da capire le azioni da intraprendere».

«La sospensione della produzione dell'impianto di cracking - rileva il Segretario Generale Uiltec Brindisi Carlo Perrucci - è un atto gravissimo per il sistema integrato del nostro Petrolchimico che porterà alla conseguente fermata dell'intero ciclo produttivo. Non possiamo permettere che un Sindaco, senza certezze di reato da parte dell'azienda in questione blocchi di fatto oltre alla produzione, il lavoro serio e professionale di tanti tecnici, ed anche il ricavo di quelle aziende come l'Eni- Versalis che hanno sempre agito nel rispetto della sicurezza e della salute dei propri lavoratori. Se ci sono norme, e in Italia sono molto restrittive, e le aziende le rispettano, non possiamo accettare che per pura visione ideologica antindustrialista, si metta a repentaglio la dignità lavorativa e la certezza economica di migliaia di famiglie. L'auspicio è che dall'incontro di domani con sua Eccellenza il Prefetto, venga fuori una soluzione necessaria a salvaguardare il diritto al lavoro coniugandolo con il diritto alla salute». Intanto i consiglieri comunali Gianluca Quarta (gruppo misto) ed Ercole Saponaro (Lega) chiedono la convocazione di una assise civica monotematica sul tema.

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