L'emergenza
S. Pancrazio Sal.no, Il Comune ingaggia un falco «anti-piccioni»
Contro l’invasione di piccioni. Il sindaco: «Stanziati diecimila euro per garantire più igiene in centro»
BRINDISI - Non c’è verso di sfrattare i piccioni dalla Chiesa Matrice. Neppure il falconiere al momento è riuscito nell’intento di liberare lo stabile dagli insoliti inquilini che disturbano la tranquillità durante le funzioni. Il Comune è l’unico della Provincia che ha stanziato una cifra considerevole – diecimila euro – per sperimentare un progetto di durata semestrale di igiene pubblica e tutela ambientale che prevede con un metodo naturale e non cruento di liberarsi dei piccioni. Il falconiere Nicola Pataleo proveniente da Castrignano dei Greci è intervenuto con successo in diversi punti del centro storico, ma il disagio permane all’interno della Chiesa Madre. Il parroco don Leonardo Pinto, esasperato, lo ha contattato ben tre volte. Il falconiere ha visto con i suoi occhi i piccioni una sola volta, ma il piumaggio sparso per la chiesa e gli escrementi sul sagrato, all’interno e persino sulle panche sono prove inconfutabili.
“Ho liberato il falco per un’ora in Chiesa e ha circolato raggiungendo la cupola e riscontrando difficoltà nel rientrare a causa degli spazi ristretti per un rapace delle sue dimensioni, ma dei piccioni neanche l’ombra”. Tanto ha sottolineato proprio il falconiere Pataleo, il quale ha individuato le criticità che spiegherebbero la questione. “I piccioni entrano ed escono dalla Chiesa grazie ad almeno due ingressi. Uno sulla vetrata che, appunto, manca di una parte di vetro e uno, in corrispondenza della scala esterna la cui porta è rotta. Io ho cercato di sistemarla alla meglio, apponendo un pezzo di legno, ma bisognerebbe rimettere in sicurezza queste zone. Questi, allarmati dalla presenza del falco, grazie ai due accessi abbandonano la struttura per poi rientrare”. Ad ogni modo bisogna precisare che questo è il momento peggiore per i piccioni, in quanto ogni coppia cova ogni diciotto giorni generando nuove nascite che nel giro di un mese possono già volare. Gli interventi del falco stressano moltissimo i piccioni che in altre zone del paese hanno già abbandonato i nidi. I risultati si notano nel tempo e a partire da settembre, complice un clima meno afoso, si potrà lavorare meglio, allontanando molti più esemplari. “Il servizio offerto alla comunità – spiega il sindaco Salvatore Ripa – è stato realizzato grazie alle risorse individuate proprio per rispondere ad una esigenza che è in linea con la politica di salvaguardia dell’ambiente di questa amministrazione al fine di garantire un servizio di massima igiene. In questi giorni oltre allo sfalcio ordinario ci stiamo occupando in sinergia con l’assessore all’ambiente Patrizia Cavallone di garantire la bonifica straordinaria di aree che necessitano di interventi specifici”.