iL GRATTA E VINCI
Da Napoli in trasferta a Fasano per mettere a segno truffe: arrestati
I militari dell’Arma del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia dell’Arma hanno arrestato due fratelli, un 41enne e 36enne, di Somma Vesuviana, per tentata truffa aggravata in concorso
BRINDISI - Si erano spostati da Somma Vesuviana (Napoli) e Fasano con l’intenzione di truffare commercianti ed esercenti. Sono finiti nella rete dei carabinieri, che li hanno arrestati.
I militari dell’Arma del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia dell’Arma hanno arrestato due fratelli, un 41enne e 36enne, di Somma Vesuviana, per tentata truffa aggravata in concorso. La truffa dei due uomini è avvenuta all’interno di un bar dove inizialmente è entrato uno dei due fratelli, che si è avvicinato alla cassiera e con una banconota da 100 euro ha acquistato un “Gratta e Vinci” da 5 euro. La cassiera gli ha dato il resto di 95 euro e dopo che lo sconosciuto ha “grattato” il biglietto è uscito dal locale. Immediatamente dopo è entrato un altro uomo, il quale a sua volta ha dato una banconota da 50 euro chiedendo un gratta e vinci di 5 euro e ricevendo il resto di 45 euro. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto il denaro, si è avvicinato nuovamente alla cassiera chiedendo se avesse pagato con una banconota da 10 euro. La cassiera gli ha confermato che il resto era giusto.
Quindi, l’uomo ha chiesto alla stessa di riavere indietro la 50 euro, per pagare con una banconota da 10 euro, facendo capire che voleva anche cambiare le tante banconote di piccolo taglio che aveva. Acconsentendo alla richiesta, la cassiera si è subito resa conto che l’uomo stava cercando di confonderla con le tante banconote di piccolo taglio che le mostrava e contava ad alta voce. A quel punto, intuendo che la persona che aveva di fronte voleva raggirarla, ha chiamato i carabinieri. Prima che arrivassero i militi, l’uomo ha aggredito verbalmente la cassiera, spingendola con forza, minacciandola che se non lo avesse fatto andar via l’avrebbe denunciata. Nello stesso tempo, rientrava nel bar il primo uomo che aveva acquistato il “Gratta e vinci” chiedendo a quello all’interno cosa fosse successo e riferendo di sbrigarsi. Quest’ultimo gli diceva che erano stati “sgamati” e che avevano chiamato i carabinieri. A questo punto era evidente che i due soggetti erano d’accordo, nonostante avessero fatto finta di non conoscersi. A quel punto sono arrivati i militari dell’Arma, che hanno proceduto ad identificare i due campani e li hanno arrestati per tentata truffa. I due fratelli dopo l’arresto sono stati rimessi in libertà su disposizione del pm di turno.