Roma, 19 set. (Adnkronos) - "Per lungo tempo le vicissitudini e la condotta dei circa 650mila militari internati sono rimaste in ombra, malgrado il numero dei caduti, le sofferenze patite da tutti loro, i coraggiosi rifiuti alle pressioni sempre più minacciose dei carcerieri, le reti di solidarietà costruite fra italiani. Sul piano valoriale, morale -e anche su quello concreto- la resistenza dei militari che dissero no ebbe un significato e una valenza di altissimo rilievo. Oggi tutto questo si coglie in modo finalmente più compiuto, grazie alla costante azione di stimolo delle vostre associazioni e al lavoro prezioso degli storici. La resistenza italiana non è stata limitata ad avanguardie patriottiche, ma ha ricevuto l’apporto di diversi affluenti provenienti da varie componenti sociali". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale la Giornata degli Internati militari.
"È grazie anche a tante resistenze senza armi -ha ricordato Il Capo dello Stato- che la resistenza armata ha trovato allora terreno fertile, consensi e sponde preziose. Quei principi di libertà, di indipendenza, di pace sono diventati patrimonio comune anche in virtù di sacrifici diffusi nella popolazione, di solidarietà generose e di tanti eroismi rimasti sconosciuti, sorretti dalle coscienze personali e propagatisi proprio con la forza di coerenti testimonianze. Allargare lo sguardo sulla ribellione degli italiani agli oppressori è dunque un’esigenza di verità. Preziosa anche per comprendere la saldezza delle radici e il valore costituente della Resistenza".