Dopo la gambizzazione

Barletta, cantiere via da Vinci Cannito: «Permessi regolari»

Adriano Antonucci

Il verificatore del Tar dà ragione al Comune, il sindaco passa al contrattacco

«Il permesso a costruire rilasciato per il cantiere tra via Leonardo da Vinci e via Palmitessa è pienamente rispondente alle norme urbanistiche. Comunico a chi collega il ritiro del ricorso al ferimento di Giuseppe Di Bari di aver consegnato la relazione tecnica del verificatore Tar al Questore». Le parole del sindaco Cosimo Cannito aggiungono un nuovo capitolo alla vicenda legata al cantiere per la costruzione di un edificio di 8 piani all’angolo tra via Leonardo Da Vinci e via Palmitessa.

A metà della scorsa settimana, i cittadini che avevano presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e al Tar contro il Comune, la Regione Puglia e nei confronti della società Edil Delpi Srl, contestando la validità del permesso a costruire, avevano comunicato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Tar di rinunciare al procedimento. Solo un mese prima, era metà ottobre, i ricorrenti avevano ottenuto dallo stesso Tar la sospensione del cantiere con la nomina di un verificatore incaricato di approfondire aspetti quali: la distanza intercorrente tra le estremità degli immobili di proprietà dei ricorrenti (siti in via Quasimodo) e quello in costruzione; i volumi, le sagome e i prospetti dei relativi immobili e l’attitudine dell’intervento edilizio a determinare - rispetto all’attuale ambiente urbano - una significativa compressione in termini di luce e panorama fruibili dai ricorrenti.

La relazione del verificatore è ora arrivata e, come annunciato dal sindaco, dà ragione al comune di Barletta. «Il verificatore tecnico ing. Paolo Bavaro, nominato dal Tar Puglia, ha depositato la propria relazione tecnica certificando che il permesso a costruire numero 17 rilasciato dal Comune il 17 giugno 2025 è pienamente rispondente alle norme urbanistiche». Ottenuto l’ok del verificatore, Cannito ha deciso di passare al contrattacco nei confronti dei ricorrenti. «Tutto ciò premesso - ha affermato il sindaco - informo tutti i cittadini che l’amministrazione comunale procederà a sua tutela alla richiesta di condanna delle spese della lite giudiziaria intentata dai ricorrenti e, inoltre, ha dato mandato all’ufficio Tecnico comunale per verificare eventuali difformità urbanistiche alle loro abitazioni che, se verificate, saranno comunicate».

La controffensiva del primo cittadino non si ferma qui. All’indomani del ritiro del ricorso, il comitato di quartiere zona 167, protagonista della battaglia al fianco dei ricorrenti, aveva manifestato la volontà di rispettare le scelte dei cittadini parlando, però, di «clima di intimidazione presente in città» ed auspicando che gli organi preposti potessero «garantire un ambiente di serenità e un processo decisionale trasparente, orientato al bene comune».

Il riferimento del comitato è, probabilmente, all’ipotesi che lega il ferimento del presidente Giuseppe Di Bari, avvenuto qualche settimana fa proprio in via Leonardo da Vinci, alla vicenda legata alla battaglia contro l’avvio dei lavori per la realizzazione di un edificio che lo stesso comitato aveva definito «uno scempio». A loro, il sindaco ha risposto così. «A coloro i quali collegano il ritiro del ricorso al ferimento del signor Di Bari e all’esistenza di un clima di intimidazione presente in città (per i quali è stato presentato dal sottoscritto esposto alla Procura della Repubblica al fine di accertare eventuali fatti malavitosi), comunico che la relazione tecnica dell’ing. Bavaro è stata inviata da me stamattina al Questore per opportuna conoscenza. L’Amministrazione - ha concluso il primo cittadino - continuerà a collaborare con le forze dell’ordine e ad agire avendo come priorità il bene dell’intera comunità. Coloro i quali avessero interesse a leggere la relazione possono inoltrare regolare richiesta di accesso agli atti agli uffici comunali».

Privacy Policy Cookie Policy