Un passo indietro per «responsabilità, sensibilità e senso del dovere»: l’assessora alla Polizia Locale Maria Anna Salvemini ha rassegnato le dimissioni. La decisione della ormai ex componente della giunta Cannito è arrivata in seguito al coinvolgimento di suo fratello Nicola, ex vicesindaco, nella maxioperazione antiriciclaggio della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di 16 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di capitali illeciti e occupazione abusiva di alloggi popolari.
Salvemini, 50enne, consulente del lavoro, è stato definito dall’accusa «determinante» nel suggerire ai clan come restare sotto soglia rispetto ai limiti antiriciclaggio, indicando ore lavorative e pagamenti in contante per non destare sospetti. Nella giornata di ieri Nicola Salvemini, che era già stato arrestato a settembre scorso nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza per una truffa ai danni dello Stato pari a 600mila euro, ha risposto alle domande del gip del tribunale di Trani e per il momento resta ai domiciliari.
In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, sua sorella Maria Anna ha deciso di lasciare la delega che le era stata conferita dal sindaco nello scorso marzo in sostituzione proprio di suo fratello. Nicola ha ricoperto l’incarico di «numero due» della giunta guidata dal sindaco Cosimo Cannito dal novembre 2024 in quota Puglia Popolare nell’ambito di un’operazione politica che ha visto il passaggio del consigliere Luigi Dimonte dall’opposizione alla maggioranza. La stessa Maria Anna Salvemini era stata candidata alle amministrative del 2022 con il centrosinistra.
Ora la decisione di fare un passo indietro, comunicata al sindaco con una lettera aperta. «Responsabilità, sensibilità e senso del dovere, sono solo alcuni dei valori, caro sindaco, che mi accompagnano nel rassegnarle le mie dimissioni. La vita - ha affermato l’ex assessora - insegna che spesso le scelte da dover fare non sono sempre quelle più giuste per se stessi, ma se fatte per il bene del prossimo, hanno comunque un senso. Con questo gesto di altruismo le voglio dimostrare che quel prossimo per il quale fare il bene è lei sindaco, insieme a tutte quelle persone che lavorano accanto a lei supportandola nel portare avanti la sua missione di primo cittadino, a beneficio della città e dei cittadini».
Salvemini ha poi ammesso come la sua famiglia abbia «bisogno della mia vicinanza in questo momento particolare che sono certa si concluderà nel migliore dei modi». «Sono la prima - ha aggiunto Maria Anna Salvemini - a pensare che queste mie dimissioni non hanno ragione di essere presentate, ma le dico, con la massima trasparenza, limpidezza e onestà che mi rappresentano (le stesse con cui ho espletato il mio ruolo), che se anche per un minimo la mia presenza in giunta possa comportarle difficoltà in questo particolare momento (cosa che,mi permetta, reputo assurda) allora faccio un passo indietro. Un passo indietro non come segnale di debolezza, bensì come dimostrazione di forza nel portare avanti le oneste battaglie in cui credo fermamente e per le quali non ho nulla da temere».
Le dimissioni di Salvemini sono state accettate dal primo cittadino che ha ringraziato l’ex assessore per «il lavoro svolto». «Le sue dimissioni - ha affermato Cannito - presentate per affrontare un delicato momento familiare, le accolgo con rispetto e comprensione. Comprendo la priorità di dedicarsi alla propria famiglia e anche il suo travaglio personale che denota una grande generosità di animo e un profondo senso di responsabilità. Il mio augurio è che ogni problematica si risolva in tempi brevi permettendole di tornare a svolgere un ruolo attivo per la nostra città».















