il restauro

Barletta, al teatro Curci nuovo look da 1,9 milioni

Adriano Antonucci

Strutture sceniche più moderne e funzionali: ecco cosa sarà realizzato con i fondi regionali

Nuove strutture sceniche per un teatro più moderno e funzionale: l’amministrazione comunale punta su un finanziamento regionale per continuare l’opera di rinnovamento del teatro Curci. Dopo il recupero della facciata concluso ad inizio 2025, potrebbero arrivare le opere di restauro ed adeguamento funzionale delle strutture sceniche.

Poco prima di Ferragosto, infatti, la giunta ha approvato il documento di indirizzo alla progettazione per rinnovare il cuore di uno dei teatri più importanti di Puglia. L’intervento, si legge nella delibera, si rende necessario in quanto «le dotazioni minime richieste dalle compagnie teatrali esigono un aggiornamento delle strutture e dei meccanismi scenici per evitare che il teatro venga estromesso dalle rappresentazioni di maggior prestigio».

A maggio scorso, Palazzo di Città ha candidato la proposta di strategia urbana territoriale «La rete dei saperi delle arti e dei mestieri» al finanziamento regionale FESR-FSE+ 2021-2027| Priorità IX «Sviluppo territoriale e urbano». L’amministrazione, oltre all’adeguamento delle strutture sceniche del Curci, prevede anche interventi di restauro e risanamento conservativo di Palazzo della Marra e di recupero e ristrutturazione della palazzina comunale di via Galvani (ex Omni). La proposta è stata approvata lo scorso 9 giugno dalla Regione Puglia che ha poi invitato il Comune a presentare entro il 9 ottobre il documento di indirizzo alla progettazione ed altri atti necessari per poter poi ottenere il finanziamento pari a 1,9 milioni.

Entrando nel dettaglio, le operazioni di restauro interesseranno: la graticcia scenica, i ballatoi e i camminamenti, le dotazioni sceniche e impiantistiche, gli arredi di palcoscenico, il sottopalco e l’impianto di illuminazione scenica. Oltre a questo, si procederà al restauro pittorico del sipario storico da realizzarsi a cura di restauratori specializzati, al rinnovamento della «mantovana» o «arlecchino fisso», alla fornitura dell’«arlecchino mobile» ed infine alla realizzazione di nuove quinte, soffitti e fondale.

Gli ultimi interventi cui il teatro è stato sottoposto risalgono al 2008 quando furono condotti e portati a termine lavori di adeguamento della climatizzazione. In precedenza si intervenne nel 1988 per ottemperare ai lavori di adeguamento delle norme antincendio. Il tutto è arrivato dopo i grandi lavori di restauro post bellici avviati nel 1973 e conclusi nel 1977 con l’inaugurazione alla presenza dell’allora presidente del consiglio dei ministri Giulio Andreotti. Quel restauro vide la restituzione del teatro, a lungo chiuso per inagibilità, secondo il metodo del «com’era e dov’era», dunque mantenendo tutte le decorazioni in oro originali e le antiche strutture del palcoscenico. Fu inoltre restaurato il rosone presente nell’intradosso della copertura del teatro, raffigurante il «carro del sole». Ora, per il rinnovamento del teatro «Curci» si potrebbe scrivere un nuovo ed ulteriore capitolo.

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