lavoro
Andria, la denuncia del personale della raccolta rifiuti: «Allarme malori e sicurezza»
I sindacati contestano le condizioni lavorative: «Comportamenti discriminatori»
L’ultimo malore di un lavoratore dipendente avvenuto nella mattinata di lunedì scorso, ha fatto scattare l’allarme per le condizioni lavorative nelle aziende che gestiscono la raccolta dei rifiuti ad Andria, ovvero l’Ati composta da Gialplast srl e Sieco spa, subappaltatore Impregico. «Le Rsa dei lavoratori della sede di Andria contestano con fermezza la persistenza di comportamenti discriminatori nei confronti del personale – denuncia il sindacalista Nicola Volpe della Federazione Italiana Libera -. Le ditte appaltatrici, che gestiscono il servizio di igiene pubblica da anni, non hanno ancora provveduto all’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), obbligatorio ai sensi degli articoli 17, 28 e 29 del D.lgs. 81/08».
Nell’ultimo caso, un dipendente durante il regolare turno di lavoro è stato vittima di “una sincope con caduta a terra”, provocata da stress da caldo e radiazioni solari. «Le ditte appaltatrici hanno organizzato la giornata lavorativa su cinque turni, tra cui quelli diurni dalle ore 10.30 alle ore 16, dalle ore 11.30 alle 18 e dalle ore 13.30 alle 20 – prosegue Volpe -. Tali turni sono stati imposti anche durante i mesi estivi degli anni 2022, 2023 e 2024, inclusi ai lavoratori affetti da patologie croniche certificate, nonostante nella Regione Puglia viga il divieto di svolgere attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole nelle fasce orarie comprese tra le ore 12.30 e le ore 16. Numerosi lavoratori hanno riportato malori (anche gravi) durante il turno, a causa delle elevate temperature. Gli spogliatoi e i servizi igienici destinati ai lavoratori consistono in prefabbricati tipici dei cantieri edili, privi di acqua potabile, estremamente caldi in estate e freddi in inverno. Tali strutture sono collocate nello stesso piazzale utilizzato come deposito mezzi e per il travaso dell’Rsu. I prefabbricati presentano dubbi riguardanti le autorizzazioni delle licenze, con l’istanza respinta come da verbale dello scorso 28 aprile, e attualmente presentano pavimenti lesionati con fori di grandi dimensioni. La Fil Puglia, unitamente alle Rsa, ha segnalato tali problematiche sin dai primi giorni di avvio del servizio, tuttavia tutte le denunce rivolte sia al datore di lavoro che al Comune di Andria sono state completamente ignorate».
La Fil ha chiesto più volte un incontro tra le parti, ma è stata sempre ignorata. Il Comune di Andria ha anche invitato le aziende a procedere, ma ad oggi non ci sono stati incontri, mentre le conseguenze non tardano ad arrivare. «Nel corso dei mesi di servizio la situazione è rimasta invariata rispetto a quanto descritto sopra e i datori di lavoro non hanno apportato alcun miglioramento né nei rapporti con i lavoratori, né nelle condizioni operative del servizio – conclude Volpe -. Invitiamo le ditte appaltatrici, considerata la gravità della violazione del D.lgs. 81/2008 in materia di tutela dei lavoratori, a procedere con sollecitudine alla risoluzione delle problematiche evidenziate e finora non ancora affrontate. Fa specie che le stesse aziende che restano silenti rispetto alla nostra richiesta, si mostrano tempestive nelle convocazioni per proprie esigenze o per contestazioni disciplinari ai lavoratori. Infatti, nel caso in cui un lavoratore non dimostri la stessa prontezza nei confronti delle società, lo stesso viene assegnato al turno diurno sotto il sole».